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Covid, le raccomandazioni della Fip: farmaci H e vaccinazioni in farmacia

16 Aprile 2020

Per alleviare la pressione che grava sugli ospedali ed evitare spostamenti agli assistiti, governi e autorità sanitarie dovrebbero autorizzare le farmacie del territorio a dispensare i medicinali che normalmente sono distribuiti ai pazienti domiciliarizzati (outpatient) dai servizi farmaeutici ospedalieri. E dovrebbero autorizzare le farmacie a somministrare i vaccini delle prossime campagne vaccinali, sempre con l’obiettivo di ridurre gli spostamenti dei pazienti. Sono due delle 23 raccomandazioni diffuse dalla Fip nella “Call to action” (invito ad agire) pubblicata l’altro ieri e rivolta ai governi dei Paesi rappresentati nell’organizzazione, che riunisce circa 150 associazioni di farmacisti e farmacie di tutto il mondo (per l’Italia, Federfarma e Fofi).

Il documento muove da una constatazione di fondo: nell’emergenza attuale, la farmacia recita un ruolo ancora più strategico perché assicura rapido accesso al farmaco e a un consulto professionale. Il contributo di farmacisti e farmacie, in altri termini, allenta la tensione che la pandemia esercita sui servizi sanitari: i pazienti possono ricevere i loro medicinali nonostante quarantene e lockdown e la filiera distributiva assicura l’approvvigionamento di farmaci e prodotti sanitari.

Per questo motivo, spiega la Federazione farmaceutica internazionale, i governi e le autorità sanitarie nazionali dovrebbero integrare ancora più stabilmente le farmacie nei propri piani di contrasto all’epidemia. Come? La Fip propone 23 raccomandazioni, che comprendono snellimenti burocratici e riorganizzazioni dei processi decisionali così come interventi a sostegno e tutela di chi lavora in farmacie. Ecco le più importanti.

– Annoverare i farmacisti e i collaboratori della farmacia tra le categorie-chiave per il contrasto alal pandemia, in modo che siano inclusi nei protocolli di emergenza, possano muoversi in caso di blocchi della circolazione e usufruiscano di servizi di assistenza all’infanzia se le scuole lo sono chiuse.

– Garantire che il personale della farmacia abbia accesso ai dispositivi di protezione appropriati, come disposto dal documento Fip “Pandemia di coronavirus: Informazioni e linee guida intermedie per farmacisti e la forza lavoro della farmacia ”e nel rispetto delle raccomandazioni dell’Oms.

– Comprendere il personale della farmacia nelle categorie della sanità per le quali sono previsti i test per coronavirus/covid-19.

– Organizzare e finanziare servizi per la consegna a casa di medicinali e dispositivi medici attraverso le farmacie e i farmacisti, in particolare ai pazienti delle fasce a rischio come anziani, pazienti affetti da malattie non trasmissibili e pazienti con condizioni immunocompromesse ai quali è stato consigliato di rimanere a casa. Il recapito può essere organizzato in collaborazione con i servizi postali o altri partner logistici.

– Finanziare la fornitura a domicilio di altri servizi farmaceutici ai pazienti che devono rimanere in casa.

– Consentire il rinnovo precoce in farmacia delle ricette e delle terapie così come la dispensazione di quantitativi “maggiorati” di farmaci e prodotti di emergenza, in coordinamento con la filiera distributiva e a beneficio dei pazienti affetti da patologie croniche non trasmissibili. Le scelte organizzative dovrebbero essere studiate in modo da evitare carenze di medicinali e tensioni aggiuntive  sul personale della farmacia.

– Identificare i medicinali soggetti a rischi di carenza e mettere in atto piani di prevenzione, che prevedano per esempio misure come la sostituzione in farmacia anche senza autorizzazione del medico curante.

– Consentire alle farmacie del territorio di farmaci normalmente distribuiti ai pazienti in regime ambulatoriale dalle farmacie ospedaliere.

– Consentire ai farmacisti e al personale della farmacia di condurre attività di routine da remoto, per esempio il teleconsulto in farmacia.

– I governi dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di autorizzare anche le farmacie a somministrare i vaccini nell’ambito delle prossime campagne contro le malattie trasmissibili, compreso covid-19 quando sarà disponibile il vaccino.

– Autorizzare le farmacie a effettuare i test rapidi per covid-19 quando saranno disponibili i protocolli per lo screening di massa.

– Fornire aiuti finanziari alle farmacie in caso di chiusura temporanea per motivi di salute.