professione

Vaccinazioni in farmacia, stallo al tavolo laziale tra medici e farmacisti

13 Ottobre 2020

Si è chiuso con un nulla di fatto, ieri a Roma, l’incontro tra farmacisti e medici di famiglia sull’ordinanza della Regione Lazio per le vaccinazioni in farmacia. Davanti al direttore generale della Sanità, Renato Botti, sindacati e ordini delle due professioni (Fimmg e Ordine dei medici di Roma da una parte, Federfarma e Fofi dall’altra) non sono riusciti a trovare un punto di convergenza che desse concretezza alle indicazioni dell’ordinanza, in cui la Regione manifestava la volontà di organizzare «un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino» nelle farmacie del territorio.

Federfarma e Fofi hanno ribadito che l’obiettivo è soltanto quello di fornire spazi e aiuti ai medici di famiglia. in una campagna antinfluenzale che promette di essere complicata e pesante per il cospicuo incremento della popolazione target e la concomitanza con l’epidemia di covid. Fimmg e Omceo hanno ricordato che a oggi la “coabitazione” in farmacia di medico e farmacista è vietata dalla legge e dunque per snellire l’attività vaccinale va fatto affidamento ad altre risorse, come gli ambulatori della continuità assistenziale, i poliambulatori, le Uscar (Unità speciale di continuità assistenziale regionale) e via di seguito. «Noi non diciamo no a priori alla vaccinazione in farmacia» spiega a FPress Antonio Magi, presidente dell’Omceo Roma «diciamo soltanto che se non si cambia la legge non si può fare. Gli ordini sono enti di diritto pubblico, se un medico vaccina in farmacia siamo tenuti a sanzionarlo, se un farmacista vaccina in farmacia commette abuso professionale. La legge risale al ’34 e non è più attuale? Benissimo, allora discutiamo e vediamo come cambiarla. Ma la Regione non può far finta che non esista». Al termine della seduta, il dg Botti ha fatto sapere che ora toccherà alla direzione generale Sanità tirare le somme del confronto ed emanare una determina attuativa dell’ordinaza.

Intanto, nel corso dell’incontro sono stati forniti ulteriori dettagli su numeri e tempi di consegna delle dosi promesse dalla Regione alle farmacie per la domanda privata (cioè le categorie non a rischio): dai prossimi giorni inizieranno le forniture delle 100mila dosi citate nell’ordinanza, cui dovrebbero aggiungersene altre 300mila nelle prossime settimane. Invio, come ormai sta accadendo un po’ dappertutto, in modalità dpc.