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Speranza a Cosmofarma: nella pandemia farmacie sempre presenti

14 Settembre 2021

«Con il Pnrr possiamo aprire una stagione di cambiamento che ha per valore fondamentale la prossimità. E qui ci siete voi, perché le 19mila farmacie italiane sono pienamente parte del Ssn. Non solo quindi somministrazione e trasferimenti di farmaci, ma servizi, come è accaduto coi tamponi e coi vaccini. Ora, infatti, apriremo anche alla somministrazione dei vaccini anti influenzali». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo al convegno “Il nuovo ruolo del farmacista e della farmacia nell’assistenza sanitaria territoriale alla luce delle esperienze maturate nel contesto pandemico”, organizzato da Federfarma, Fofi, Fondazione Cannavò e Utifar nell’ambito di Cosmofarma ReAzione, manifestazione leader del mondo della farmacia. «Nel passaggio difficilissimo della pandemia voi ci siete stati fino in fondo» ha detto ancora Speranza «è la semplice e lineare verità. Non c’è mai stato un giorno in cui le istituzioni non abbiano potuto contare sui farmacisti». E ancora: «Non vanno dimenticate le farmacie rurali, che ci aiutano a tenere le relazioni con tutti i cittadini, anche nelle zone più lontane del Paese»:

I prossimi mesi, ha detto ancora il Ministro, «saranno cruciali e io penso che sia necessario un patto-paese in cui si capisce che la prima mattonella vera per la ripartenza è il Ssn. Questo messaggio dobbiamo darlo tutti insieme. E allora avanti, avanti insieme perché abbiamo vissuto mesi difficilissimi, abbiamo avuto tante ferite sulla nostra pelle, ma siamo sicuri di poter guardare con ottimismo al futuro, un futuro che possiamo e dobbiamo costruire insieme».

Durante il convegno sono stati ricordati i 30 farmacisti vittime del covid-19 e ci si è soffermati più volte sul ruolo dei farmacisti e sulla presenza capillare delle farmacie sul territorio. Il Presidente della Fofi, Andrea Mandelli, ha tra l’altro ricordato che «dei 136mila sanitari iscritti al corso di formazione dell’Iss per gestire la somministrazione in sicurezza del vaccini, 91mila lo hanno completato, e di questi ben 44mila sono farmacisti. Siamo la categoria che più di tutti ha intrapreso i percorsi di aggiornamento e ora possiamo vantare ben 31mila farmacisti vaccinatori. Anche i dati del Commissario per l’emergenza covid confermano il grande lavoro svolto dalla professione: dal 6 agosto al 6 settembre sono stati effettuati oltre dieci milioni tamponi antigenici nelle circa 7mila farmacie che hanno aderito ai protocolli e in 3mila farmacie sono state somministrate circa 400mila dosi di vaccini. Numeri che dimostrano la capacità della comunità dei farmacisti di esserci. Professionisti competenti, negli ospedali, nelle industrie e sul territorio. Siamo il volto rassicurante del Ssn sul territorio».

«Grazie alla professionalità e all’instancabile impegno delle farmacie italiane» ha commentato il presidente di Federfarma, Marco Cossolo «è possibile ridisegnarne il ruolo nell’ambito della riorganizzazione del sistema di assistenza territoriale, valorizzando le attività svolte nell’ambito dello sviluppo del nuovo modello di farmacia dei servizi, che è una farmacia di relazione. Una farmacia che dispensa professionalmente il farmaco, partecipa alla presa in carico del paziente cronico, eroga servizi di prevenzione, servizi di primo e secondo livello. Pensiamo, in particolare, alle prestazioni di telemedicina ai fini del monitoraggio e della prevenzione di patologie di forte impatto sociale, sanitario ed economico».

«Il valore della prossimità» ha ricordato il presidente della Fondazione Cannavò, Luigi D’Ambrosio Lettieri «vede il farmacista come uno dei volti efficaci e umani della sanità». «Ora però bisogna consolidare il risultato» ha aggiunto il presidente dell’Utifar, Eugenio Leopardi «vorremmo dare un servizio farmaceutico uniforme a livello nazionale, ovviamente nel rispetto della Costituzione e dell’autonomia delle Regioni».