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Test covid, Nas in azione con denunce e sequestri per vari illeciti

9 Gennaio 2021

Sono i test diagnostici anti-covid i prodotti da pandemia che oggi più attirano gli appetiti di speculatori e affaristi. L’ultima conferma arriva dall’aggiornamento con cui ieri il Comando carabinieri per la tutela della salute ha dato conto degli ultimi interventi condotti sul territorio per reprimere frodi e truffe. A Torino, per esempio, i Nas hanno deferito alla Procura della repubblica i responsabili di una società di forniture industriali e di un concessionario di autovetture, sorpresi a vendere a soggetti non abilitati alla professione sanitaria test rapidi qualitativi e tamponi naso-faringei per la diagnosi antigenica rapida. «Nella circostanza» riferisce il Comando «i militari del Nucleo hanno sequestrato complessivamente 167 test».

Altro caso nel ravennate, dove il Nas di Bologna ha disposto il sequestro amministrativo di 46 kit per la ricerca del Sars-Cov-2 (test antigenici rapidi e tamponi molecolari) in un laboratorio di analisi. La struttura, spiega la nota dei Carabinieri, non disponeva dell’autorizzazione regionale, così come ne era sprovvisto il doppio gazebo abusivo allestito in provincia di Siena e nel quale venivano offerti test rapidi antigenici per la ricerca del covid-19 (il tendone è stato sottoposto a sequestro dal Nas di Firenze).

A Catania, infine, i Carabinieri hanno deferito all’autorità giudiziaria tre professionisti che eseguivano analisi senza autorizzazione e rilasciavano referti falsi: si tratta di un infermiere professionale, che proponeva abusivamente a privati test rapidi di provenienza sospetta, e due medici che invece producevano falsi certificati da presentare all’autorità sanitaria per adempimenti vari. Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 25 kit diagnostici e 33 tamponi rinofaringei di dubbia provenienza e referti in bianco pronti per essere falsificati.