dalle regioni

A Udine intesa che integra le farmacie nel sistema di cure regionale

9 Ottobre 2019

Distribuzione per conto delle strisce per la glicemia, tramite piattaforma web che consentirà di monitorare forniture e consumi; erogazione delle dosi di vaccino antinfluenzale ai mmg e contestuale campagna di educazione nei confronti delle persone a rischio, per motivarle e convincerle a farsi vaccinare; recapito domiciliare dei farmaci a pazienti fragili o gravemente malati; allargamento dei prodotti dispensati in dpc (farmaci, integratori e presidi), collegamenti in rete con medici e strutture sanitarie. Sono alcune delle novità contenute nell’accordo firmato a Udine da Federfarma provinciale e dall’Asl 3 dell’Alto Friuli: di durata triennale, l’intesa si colloca nella cornice del patto regionale su dpc e farmacia dei servizi sottoscritto a dicembre da assessorato alla Sanità e farmacie del territorio. Rispetto al quale, però, introduce alcune attività sperimentali con l’obiettivo di valutarne un’eventuale estensione ad altre aree della regione.

La novità più importante, come anticipato, riguarda la dpc delle strisce per la glicemia: il compenso base per le farmacie ammonta a 0,13 euro a pezzo (che diventano 0,16 e 0,20 per le farmacie rurali e sussidiate), ma l’elemento qualificante dell’intesa riguarda l’impegno di Federfarma a mettere a disposizione della Regione una piattaforma web che consentirà di governare erogazione dei presidi e rinnovo delle scorte. E, in prospettiva, dematerializzare ricette e modulistica, con una considerevole riduzione della burocrazia per farmacisti e pazienti. «In sostanza» commenta il presidente di Federfarma Udine e del Friuli Venezia Giulia, Luca Degrassi (foto) «valorizziamo la farmacia come rete diffusa del Ssn, soprattutto nelle aree dove a volte è l’unico presidio sanitario esistente per supportare validamente il medico di famiglia».

Stessi intenti nel capitolo relativo alle vaccinazioni: oltre a distribuire ai medici di famiglia le forniture per la prossima campagna vaccinale (compenso 10 euro per ogni scatolone da dieci dosi), le farmacie rivolgeranno un’attenzione particolare ai pazienti delle fasce a rischio per convincerli a vaccinarsi: «L’accordo prevede un periodo di formazione assicurato dall’Asl» prosegue Degrassi «inoltre per ogni assistito convinto e mandato dal medico a vaccinarsi i farmacisti riceveranno un bonus, a patto ovviamente che il curante confermi la visita sul proprio gestionale, collegamento in rete con la nostra piattaforma web».

Per altre sperimentazioni – come il recapito domiciliare dei farmaci e l’allargamento della dpc a nuovi farmaci e a integratori e dispositivi medici acquistati direttamente – saranno necessari approfondimenti da effettuare nell’ambito di gruppi di lavoro e tavoli tecnici. «Questa intesa» commenta Riccardo Riccardi, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute «rappresenta il primo passo di un percorso che mira ad avvicinare i servizi ai cittadini, attraverso l’integrazione delle farmacie convenzionate del territorio nel sistema sanitario». «E’ un accordo aziendale di grande rilievo» aggiunge Degrassi «che si inserisce in un quadro politico in rapida evoluzione. Il nostro obiettivo è quello di cogliere l’opportunità per integrare la farmacia nel sistema delle cure territoriali». In questa prospettiva si colloca anche la collaborazione con l’Università di Udine per predisporre un protocollo di studio con cui valutare il contributo del farmacista all’aderenza terapeutica.