dalle regioni

Emilia Romagna: di nuovo lite tra medici e Venturi sulle competenze

9 Ottobre 2019

Hanno scatenato tra i medici un vero e proprio putiferio le parole espresse da Sergio Venturi, assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, nel suo intervento al Congresso nazionale della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), in programma domenica a Riccione. Parlando di ruoli e competenze delle professioni sanitarie da riscrivere, Venturi ha rimproverato ai medici di «essere diventati degli impiegati», di aver scelto «di fare i burocrati». Con il risultato che oggi questi professionisti continuano a svolgere e rivendicare compiti – dall’anamnesi alla refertazione delle ecografie, ha citato Venturi – che in altri Paesi vengono affidati ai tecnici delle professioni sanitarie o agli infermieri. Con evidenti risparmi per la Sanità: «Un medico neoassunto» ha detto in particolare l’Assessore «costa complessivamente 70mila euro, un infermiere 36mila; sapete quanti soldi possiamo ridistribuire, ai medici e ai professionisti?».

L’intervento ha riattizzato vecchi rancori tra Venturi e una parte della classe medica, che non gli ha mai perdonato la delibera del maggio 2016 con cui la Regione dava istruzioni alle Asl per mettere in servizio sulle ambulanze del 118 soltanto gli infermieri. Per quel provvedimento Venturi, che è medico e prima di entrare in politica aveva svolto attività sindacale, era stato deferito e radiato a dicembre dall’Ordine di Bologna (con decisione subito impugnata davanti alla Cceps). E così, le dichiarazioni riccionesi hanno scatenato nel giro di poche ore una furiosa polemica: la Fism (Federazione italiana delle società medico-scientifiche) ha chiesto le dimissioni dell’Assessore, l’Intersindacale medica – che raccoglie una decina di sigle – ha parlato di «bullismo verbale», l’Ordine dei medici di Torino ha invitato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a rimuovere Venturi dall’incarico di presidente del Comitato di settore-sanità (l’organismo che gestisce per le Regioni i rinnovi convenzionali, compreso quello delle farmacie).

Dal canto suo, l’assessore alla Sanità emiliano è tornato ieri sulla questione per puntualizzare. «Riteniamo i medici professionisti insostituibili» ha detto «e proprio per questo abbiamo da poco firmato come Regione Emilia-Romagna un accordo con la Fimmg che riconosce ai mmg un ruolo insostituibile e centrale nella moderna sanità pubblica». L’intesa, come i farmacisti titolari ricorderanno, è quella dell’11 settembre scorso che riconosce ai medici di famiglia la piena regia delle cure territoriali, con la farmacia dei servizi un gradino sotto. «E’ un accordo importante nel quale crediamo» prosegue Venturi «perché sarà propedeutico al nuovo contratto di categoria». In altri termini, l’intesa non è stata firmata dall’assessore alla Salute per la sola Emilia Romagna, ma dal presidente del Comitato di settore-Sanità in rappresentanza di tutte le Regioni. E così, ora Venturi rischia di far arrabbiare anche i farmacisti.