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Puglia, accordo Regione-mmg per presa in carico pazienti e screening covid

21 Novembre 2020

I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta pugliesi potranno prendere in carico il paziente con sintomi covid, prenotare il tampone molecolare, eseguire tamponi rapidi per i contatti stretti asintomatici e disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena. È quanto prevede il protocollo di intesa firmato oggi tra Regione Puglia, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta.

«La Regione Puglia» dichiara il presidente, Michele Emiliano «schiera i medici di medicina generale e i pediatri nel contrasto al covid. Si occuperanno di seguire i pazienti che si trovano in assistenza domiciliare, la Regione li sosterrà anche attraverso la telemedicina e costruiranno insieme, Regione, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, il nuovo modello di ospedale che si decentra nelle abitazioni dei cittadini, non solo per il covid ma più in generale per tutte le situazioni gestibili a domicilio che necessitano di cure e di assistenza».

Per l’assessore alle Politiche della Salute, Pier Luigi Lopalco, «da oggi abbiamo in campo migliaia di medici che conoscono i loro pazienti, il territorio, e potrebbero essere determinanti per contenere la pandemia e limitare i ricoveri, disponendo tamponi, quarantene e portando le cure a casa. Ringrazio i medici per il loro impegno che sarà un enorme passo in avanti nella lotta al virus e che porterà anche un po’ di sollievo ai colleghi dei Dipartimenti di Prevenzione».

«L’accordo firmato oggi» dichiara Donato Monopoli, segretario regionale della Fimmg «rappresenta una evoluzione della medicina generale sul territorio, dà un ampio margine di attività e di coesione all’interno regionale. Permette quindi ai cittadini di usufruire di una serie di prestazioni date dal medico di medicina generale, liberato alcuni lacciuoli burocratici e di essere ancora seguita, come abbiamo fatto fino ad adesso, dal proprio medico di medicina generale».

Con il protocollo d’intesa, concludeil comunicato della Regione, si è deciso di potenziare la risposta  territoriale alla situazione emergenziale che si sta affrontando, valorizzando il contributo professionale della Medicina Generale e PLS, quale primo contatto del paziente, e la capillarità degli studi medici, implementando  la rete territoriale di sorveglianza, diagnostica e terapia domiciliare per i pazienti con covid al fine di contenere i contagi e ridurre la pressione sugli ospedali.