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Francia, le farmacie quelle che hanno vaccinato di più contro covid

30 Settembre 2021

In Francia sono i farmacisti quelli che – tra i professionisti del territorio – stanno dando il contributo più importante alla campagna nazionale di vaccinazione contro covid. E’ quanto riferisce un articolo del Quotidien du pharmacien che cita dati in possesso del ministero della Salute: la settimana scorsa, nelle 18.500 farmacie che partecipano alle somministrazioni sono state inoculate più di 146mila dosi di Moderna, ossia l’80% delle forniture destinate al territorio (dai medici sono passate 80mila dosi e dagli infermieri 20mila). E la stessa tendenza già si intravede anche per Comirnaty, che comincerà a essere inoculato da farmacie del territorio e studi medici dal primo ottobre: tra il 20 e 21 settembre le farmacie hanno prenotato più di 12mila fiale, ossia 87mila dosi (pari al 53% degli ordini), i medici 8.783 fiale (61.481 dosi) e gli infermieri delle residenze sanitarie per anziani 2.208 (15.456 dosi).

I dati arrivano in un momento in cui Ministero e Agenzie sanitarie regionali (l’equivalente delle nostre Asl) stanno progressivamente ridimensionando i grandi hub vaccinali che hanno assicurato finora la maggior parte delle vaccinazioni. Il personale in servizio in questi centri, riporta il Quotidien du pharmacien, ammontava a 1.634 persone a fine maggio ed è sceso a 1.280 il 20 settembre. «Man mano che professionisti e strutture dell’assistenza territoriale vaccinano sempre di più» spiegano al Ministero «il ruolo degli hub viene progressivamente ridotto. Vogliamo migliorare l’accessibilità in tutte le regioni, da qui la mobilitazione dei professionisti del territorio e in particolare delle farmacie».

Secondo la rivista, questi segnali fanno capire che i centri vaccinali non verranno utilizzati per la vaccinazione antinfluenzale, anche se la raccomandazione degli esperti è di procedere parallelamente con vaccini covid e antiflu. «Non possiamo consegnare agli hub i vaccini antinfluenzali per motivi logistici e normativi» precisa il ministero «quindi la doppia vaccinazione verrà affidata ai professionisti del territorio».