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Inghilterra: dipendenti delle catene tartassati per vaccinare di più

20 Ottobre 2020

Nel Regno Unito, le catene di farmacie tartasserebbero i loro farmacisti perché somministrino il maggior numero di vaccini antinfluenzali, anche più di 40 al giorno. A denunciarlo la Pharmacist defence association (Pda), il principale sindacato dei farmacisti dipendenti, che un paio di settimane fa aveva pubblicato una guida sulle regole del “Flu vaccination service” a beneficio dei propri iscritti. Secondo quanto riporta un articolo della rivista Chemist&Druggist, i collaboratori che si rifiutano di rispettare questi ritmi di lavoro verrebbero minacciati dall’azienda di azione disciplinare oppure – se locum, cioè lavoratori a chiamata – di boicottaggio in caso di ulteriori contratti interinali.

Il comportamento di alcune grandi catene, ha commentato la Pda, è riprovevole e va fermato con un intervento dall’alto, ossia del General pharmaceutical council, l’organismo indipendente che vigila sulla deontologia professionale. «Stiamo mettendo sotto la lente i comportamenti di alcune grandi società» ha avvertito la Pharmacist defence association «è imperativo che questi gruppi cambino registro per il bene degli assistiti».

Tra gli episodi denunciato dalla Pda, diversi casi in cui al farmacista direttore viene impedito di valutare se il servizio viene erogato dalla farmacia nel rispetto dei requisiti di sicurezza: capita che le sue decisioni vengano annullate da manager «non qualificati», oppure che venga minacciato di provvedimenti disciplinari. In altri casi ancora, i direttori di farmacia di alcune catene che utilizzano sistemi di prenotazione centralizzati oppure online non hanno potuto fissare un tetto alle vaccinazioni somministrate giornalmente oppure controllare la cadenza oraria delle prenotazioni.

Nella sua guida agli iscritti, invece, il Pda ricorda che l’azienda non può ordinare al direttore di dare la priorità alle vaccinazioni rispetto ad altri servizi; inoltre, l’attività vaccinale non può andare a discapito della dispensazione del farmaco e in ogni farmacia il direttore è tenuto a fissare un tetto al numero di vaccini somministrabile quotidianamente in base allo spazio e alla necessità di garantire la sicurezza di pazienti e operatori.

Contesta le accuse provenienti dal sindacato Leyla Hannbeck, amministratore delegato dell’Associazione delle catene indipendenti (Aimp, Association of independent multiple pharmacies): l’organizzazione, ha detto la dirigente alla rivista inglese, non è a conoscenza di nessuno degli episodi denunciati dalla Pda: «I nostri associati e i loro team sono intensamente impegnati in questa campagna, che ha per obiettivo quello di mettere il maggior numero possibile di persone al sicuro dalla possibilità di contrarre l’influenza».