Scommessa vinta per Club Salute, il network di 60 farmacie indipendenti trasformatosi dal gennaio scorso in spa di farmacisti con l’abbandono dell’attività di distribuzione da parte della cooperativa madre, la lecchese Cfl. Lo dicono i numeri presentati ieri a Milano alla Convention 2019 della rete, davanti a una platea di farmacisti e manager delle aziende: «Abbiamo avuto il coraggio di fare scelte difficili» ha ricordato l’amministratore delegato di Club Salute, Simone Castelli «ci siamo riusciti perché questa è una società fatta innanzitutto di persone. Sono già 17 le farmacie del network che hanno vestito il nostro format e altre seguiranno».
I piani, così, sono quelli di proseguire nel 2020 l’attività già avviata quest’anno: tanta formazione (con 15 webinar di Academy Club Salute ed Edufarma, come ha ricordato la direttrice marketing Valentina Guidi), sviluppo della private label (più di venti nuovi lanci nel 2020 dopo i 48 effettuati negli ultimi 4 anni, ha osservato il product manager Gabriele Ghirardelli), nuovi progetti. Tra i quali, ha ricordato ancora Castelli, il passaggio da gennaio alla piattaforma gestionale Sofia di Pharmagest e l’adozione di un nuovo cruscotto -dati che consentirà alle farmacie della rete di monitorare e governare più efficacemente i principali processi aziendali. «Questa è la prima convention di Club Salute senza Cfl» ha detto il presidente del network, Cesare Guidi «cominciamo questa nuova avventura con grande entusiasmo».
Tra gli ospiti della serata il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo, che si è complimentato per il concept del network («abbiamo bisogno di format come questi») e la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, che ricordato quanto fatto in un anno dalle farmacie lombarde: «Soltanto nell’ultimo trimestre abbiamo effettuato per la Regione più di 1,5 milioni di autocertificazioni e dall’inizio di questa stagione abbiamo distribuito ai medici più di 1,3 milioni di vaccino anti-influenzale, superando di gran lunga le previsioni della Regione». E all’orizzonte c’è già la sperimentazione della farmacia dei servizi: «La Lombardia presenterà il cronoprogramma attorno a metà mese» ha annunciato la presidente Racca «l’attività dovrebbe partire da febbraio e comprendere attività già collaudate come lo screening del colon-retto, il Fascicolo sanitario elettronico la telemedicina e l’aderenza terapeutica».