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Decreto green pass, via libera alla certificazione con test salivari molecolari

7 Settembre 2021

Via libera all’orizzonte per il conseguimento del green pass anche con tampone salivare. Lo prevede uno degli emendamenti al ddl di conversione del decreto legge 105/2021 approvato dalla commissione Affari sociali della Camera e ora all’esame dell’Aula: la certificazione verde covid-19, afferma la disposizione, è rilasciata anche su «effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, quest’ultimo anche su campione salivare, e nel rispetto dei criteri stabiliti con circolare del Ministero della salute, con esito negativo al virus Sars-CoV2».

Qualora diventasse legge (il testo di conversione è a Montecitorio soltanto in prima lettura), l’emendamento apporterebbe cambiamenti significativi all’attuale assetto normativo: soltanto una settimana fa, il ministero della Salute aveva ribadito in una comunicazione diretta alla Regione Piemonte che i test salivari a scopo diagnostico non danno diritto al green pass; l’indicazione aveva scatenato un serrato braccio di ferro, visto che a luglio l’amministrazione regionale aveva concluso una gara per l’acquisto di oltre 1,2 milioni di kit salivari, da utilizzare all’apertura dell’anno scolastico. Nel maggio scorso, poi, il dicastero aveva pubblicato una circolare dove si ricordava che «nel complesso, gli studi disponibili indicano una sensibilità diagnostica variabile dei test molecolari su campioni di saliva in relazione alla tecnica di raccolta».

Per chiarezza, è opportuno precisare che l’emendamento si riferisce soltanto ai test salivari di tipo molecolare (Pcr), non ai salivari antigenici che – come scritto nei giorni scrosi da Federfarma nazionale – resterebbero fuori dalla certificazione. Al riguardo il sindacato titolari cita le Faq (Frequently asked question, domande più frequenti) istituzionali del sito https://www.dgc.gov.it/web/faq.html, che escludono esplicitamente i salivari rapidi anche se sulle piattaforme di alcune Regioni risultano refertabili. Le farmacie, dunque, possono effettuare prelievi salivari soltanto se si tratta di tamponi che devono poi essere inviati a un laboratorio per l’analisi molecolare (nei giorni scorsi Federfarma Lombardia ha concluso un accordo con Federlab per l’esecuzione di test molecolari in farmacia).

Tra gli altri emendamenti al decreto 105/2021 approvati dalla commissione Affari sociali e ora all’esame dell’Aula, merita una segnalazione anche il provvedimento che estende dal 30 settembre al 30 novembre l’erogazione nelle farmacie e nelle strutture sanitarie dei tamponi antigenici rapidi a prezzi calmierati. La copertura finanziaria è stata assicurata con il trasferimento di risorse per 45 milioni di euro dallo stanziamento destinato alle Fondazioni bancarie per il contrasto della povertà educativa minorile.