filiera

Generici, l’industria esorta l’Ue a riportare la produzione in Europa

25 Novembre 2021

«L’Unione europea deve svolgere un ruolo decisivo nel sostenere la produzione in Europa di principi attivi farmaceutici e medicinali finiti, con politiche ambiziose che considerino prioritaria la disponibilità dei farmaci per i pazienti». A sostenerlo in una nota diffusa ieri l’Associazione europea dei produttori di farmaci equivalenti e biosimilari, Medicines for Europe, e l’Associazione europea della chimica fine, European Fine Chemicals Group. La comunicazione anticipa di un giorno la riunione del Consiglio Ue per la competitività, in programma oggi a Bruxelles, dove si discuterà la richiesta di avviare una discussione urgente in materia di aiuti di Stato alla farmaceutica.

«Diversi studi recenti sullo stato della produzione di settore in Europa» ricorda la nota «evidenziano che pur essendo presente una forte base industriale, una parte significativa della produzione di materie prime si è spostata in Asia, dove i costi di investimento e operativi sono inferiori del 20-40%, principalmente a causa dei minori costi di manodopera e ambientali. Un altro fattore chiave dell’offshoring sono le politiche di prezzo insostenibili in Europa, che non forniscono alcuna prevedibilità per i produttori e incoraggiano una “corsa al ribasso” senza premiare gli investimenti». Prezzi insostenibili e politiche economiche del massimo ribasso, prosegue la nota, risultano particolarmente penalizzanti per i medicinali fuori brevetto.

Per invertire la tendenza, Medicines for Europe ed European Fine Chemicals Group propongono quindi un “pentalogo” di interventi diretti a supportare la produzione del comparto:

  1. Prevedere riforme della normativa comunitaria in materia di appalti, prezzi e rimborsi per incoraggiare gli investimenti nella sicurezza dell’approvvigionamento, rafforzare la competitività della produzione europea e sostenere la transizione verde per la produzione di medicinali;
  2. Incoraggiare l’accesso agli incentivi alla produzione e ai fondi per sostenere gli investimenti nel settore manifatturiero in nuove tecnologie e innovazioni adattando il quadro degli aiuti di Stato dell’UE;
  3. Ottimizzare le politiche di efficientamento del quadro normativo del farmaco con il ricorso alla digitalizzazione e all’interoperabilità tra i sistemi regolatori europei;
  4. Accompagnare le future modifiche alle normative di settore con una approfondita valutazione d’impatto sulla competitività dell’industria europea e sul settore dei farmaci fuori brevetto;
  5. Sviluppare un partenariato per la sicurezza dell’approvvigionamento con gli Stati Uniti per incoraggiare maggiori investimenti nel settore manifatturiero.