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Iqvia: a giugno fatturati con il segno meno. Lombardia tra le poche eccezioni

12 Settembre 2018

Anche nel 2018 resta stabilmente negativo il mercato dei farmaci con obbligo di ricetta. E’ la principale evidenza che emerge dai dati con cui Iqvia ha fotografato nei giorni scorsi i fatturati delle farmacie italiane al giro di boa di metà anno: i consumi di etico, dicono le rilevazioni, generano nei primi sei mesi dell’anno un giro d’affari di 7,3 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Salva i bilanci delle farmacie il mercato di libera vendita: farmaci otc ed extrafarmaco, infatti, chiudono a fine giugno con una crescita del 2,4% a valori, che porta il fatturato complessivo del “senza ricetta” a 5,1 miliardi.

La somma algebrica dei valori di etico e libera vendita consente alla farmacia di ridurre al minimo le perdite: tra gennaio e giugno, il fatturato complessivo del canale raggiunge infatti i 12,4 miliardi, per una perdita rispetto al 2017 di poco meno dell’1%.

Non in tutto lo Stivale, però, le farmacie possono dire di riconoscersi in queste cifre. Il mercato, infatti, mostra un netto segno più in tre regioni: in Trentino-Alto Adige, il giro d’affari degli esercizi dalla croce verde cresce del 3,7% e chiude il semestre a 200 milioni di euro circa; in Lombardia l’incremento è dell’1,8%, per un fatturato che supera i 2,2 miliardi, mentre in Abruzzo le farmacie si fermano a un risicato +0,6%.

 

Trentino e Lombardia ritornano sul podio anche nei numeri relativi al mercato del solo farmaco con obbligo di ricetta: se a livello nazionale il canale perde il 3%, nelle due regioni le farmacie mettono a segno crescite dell’1,3 e dello 0,4% rispettivamente: non sono valori stratosferici, ma si tratta degli univi valori positivi che fa registrare l’etico a livello regionale.

Bilancio decisamente positivo, invece, nel “senza ricetta” (farmaci otc ed extrafarmaco), dove i valori regionali tendono quasi tutti al positivo. A fronte di un incremento che a livello nazionale si assesta al 2,4%, in Trentino le farmacie fanno il +6,3% e in Abruzzo +5,1%. La Lombardia perde il podio ma chiude il semestre con una crescita comunque superiore alla media nazionale (+3,8%), per un giro d’affari che in valori assoluti si avvicina al miliardo di euro.