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Spesa convenzionata, nel 2019 -0,2% ma i prezzi crescono dello 0,5%

30 Maggio 2020

Nel 2019 la spesa farmaceutica convenzionata netta ha fatto registrare anche nel 2019 un calo dello 0,2% rispetto al 2018. E’ quanto riferisce Federfarma nel proprio report annuale, basato sulle rilevazioni provenienti dalle farmacie associate. La contrazione, dicono le analisi del sindacato, deriva da una diminuzione dello 0,9% delle ricette Ssn, parzialmente compensato da un incremento del loro valore medio unitario (netto +0,8%, lordo +0,5%), conseguente a un incremento del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime convenzionale (+0,5%).
Non tutte le Regioni, però, patiscono una contrazione: in Emilia Romagna la spesa convenzionata cresce nel 2019 del 2,4%, in Lombardia del 2,2% e in Sicilia dell1%. In fondo alla classifica l’Abruzzo che perde il 6,3%.
In calo anche la compartecipazione alla spesa che grava sugli assistiti: -1,6% rispetto al 2018, con un’incidenza media del 15,3% sulla spesa lorda e punte che arrivano fino al 19,6% della Campania e al 19,2% del Veneto. Complessivamente, gli italiani hanno pagato più di 1.500 milioni di euro in ticket sui farmaci, di cui oltre il 70% (dato Aifa) dalla differenza di prezzo rispetto al valore di rimborso, avendo richiesto un farmaco più costoso.
Rimane sostanzialmente stabile, invece, l’incidenza sulla spesa dei farmaci equivalenti, cioè senza copertura brevettuale: nel 2019, gli off patent hanno coperto il 66,6% della convenzionata, nel 2018 incidevano sul ttoale per il 66,68%. In termini di confezioni, infine, gli off patent valgono l’82,4% del volume complessivo.