mercato

Spesa farmaceutica, Iqvia: nel 2021 acquisti diretti sfonderanno di due mld

14 Ottobre 2021

Nel 2021 la spesa farmaceutica per acquisti diretti (che comprende ospedaliera e distribuzione diretta-dpc) sfonderà di oltre 2,1 miliardi di euro il proprio tetto e si fermerà attorno agli 11,4 miliardi. La stima arriva da Iqvia, provider globale di dati e analisi in ambito sanitario, che in un report anticipa i numeri con cui la spesa per farmaci di Asl e ospedali chiuderà a fine dicembre.

Quest’anno, ricorda Iqvia, il tetto per gli acquisti diretti ammonta a 9,3 miliardi, per effetto della Legge di bilancio che ha alzato il finanziamento dal 6,69 al 7,65% del Fondo sanitario nazionale e per i decreti che nel corso del 2020 hanno aumentato il Fondo stesso. Nonostante questi sostanziosi incrementi, tuttavia, la spesa di ospedali e distribuzione diretta non riuscirà a rispettare il budget neanche quest’anno, e il disavanzo che si genererà (i 2,1 miliardi di cui s’è detto in apertura) dovrà essere ripianato per metà dall’industria farmaceutica.

Chiuderà invece l’anno rispettando nettamente il proprio tetto la spesa farmaceutica convenzionata, che secondo Iqvia dovrebbe “avanzare” a dicembre circa 500 milioni di euro. Anche in questo caso, la stima tiene conto dei nuovi tetti predisposti dalla Legge di bilancio per il 2021, che nel caso della convenzionata ha tagliato il finanziamento dal 7,96 al 7% (sempre del Fondo sanitario).

«Negli ultimi anni» commenta Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia Italia «la pressante esigenza di garantire la sostenibilità economica del Servizio sanitario nazionale ha portato all’adozione di una serie di interventi che penalizzano l’industria farmaceutica: le aziende, infatti, devono ripianare con il sistema del payback la metà del disavanzo relativo alla spesa per acquisti diretti».

Nonostante nel 2021 sia stato incrementato il tetto, conclude Liberatore, «la spesa farmaceutica rimane sotto-finanziata. E’ importante che questo tema torni a essere una priorità della politica. Ciò sarà essenziale, a maggior ragione, dopo questa crisi sanitaria, quando ci sarà un bisogno ulteriore di farmaci innovativi».