previdenza

Contributo 0,5%: l’Enpaf avvia la procedura, nel 2019 riscossi 1,9 milioni di euro

14 Luglio 2020

Scade il 30 luglio il termine per l’invio all’Enpaf della dichiarazione annuale iva da parte delle società di capitale con quote appartenenti in maggioranza a non farmacisti oppure società di persone e società cooperative costituite prevalentemente da soci non farmacisti. E’ quanto ricorda una circolare che l’ente di previdenza sta inviando in questi giorni alle società titolari o proprietarie di farmacie, in vista della riscossione del contributo dello 0,5% istituito dalla Legge di bilancio 2018 (205/2017).

Per l’invio della dichiarazione, l’Enpaf ha predisposto un servizio online disponibile all’indirizzo https://enpaf-online.enpaf.it/contributo05: le farmacie già registrate come società con maggioranza di non farmacisti inseriranno i dati iva e riceveranno sulla loro Pec il bollettino bancario con l’importo del contributo (calcolato sul fatturato annuo al netto dell’iva); invece, le farmacie che lo sono diventate durante l’ultimo anno dovranno registrarsi sul sito e successivamente inserire i dati richiesti.

Secondo quanto riporta il consuntivo 2019, nell’anno passato il contributo dello 0,5% (relativo all’anno 2018, la prima riscossione dopo il provvedimento che l’ha istituito) ha portato nelle casse dell’Enpaf 1,9 milioni di euro: hanno versato 123 società di persone, 125 società di capitali e 9 cooperative, per un totale di 257 società. Sempre secondo quanto riferisce il bilancio dell’ente, sarebbero però 192 le società di persone obbligate al contributo, 164 le società di capitali e 12 le cooperative (totale 368). «Dopo la fase di riscossione bonaria» avverte l’Enpaf «nel corso del 2020 verranno attivate le azioni esecutive nei confronti delle società che hanno evaso od omesso il contributo dello 0,5% per il 2018 posto in esazione nel 2019».