Il tavolo sulla governance del farmaco insediato l’altro ieri dal ministero della Salute non si occuperà soltanto di spesa farmaceutica ma anche di distribuzione, tema nel cui recinto rientreranno sia il doppio canale (diretta vs. dpc) sia la questione parafarmacie. E’ quanto ha detto ieri il ministro Grillo davanti alle commissioni riunite Affari sociali della Camera e Igiene e sanità del Senato, nel proseguimento dell’audizione avviata il 25 luglio scorso per illustrare al Parlamento le linee d’azione del dicastero. Come si ricorderà, la seduta si era conclusa prima che il Ministro potesse rispondere alle domande di deputati e senatori. Lo ha fatto ieri, e il riferimento al tavolo sulla governance è nella risposta al quesito del senatore Francesco Zaffini (FdI), che al Ministro aveva chiesto una riflessione sui disagi creati dalla distribuzione diretta: «Ci viene da più parti segnalata una serie di gravi problemi derivanti dalla difficoltà di spostamento dei cronici, molto spesso lontani dai presidi che distribuiscono» aveva osservato «c’è una questione di disparità di accesso ai farmaci e allora mi chiedo se non sia il caso di rivedere questo strumento distributivo avendo a disposizione la rete delle farmacie». «La distribuzione dei farmaci» ha spiegato Grillo «sarà uno degli argomenti che verrà affrontato dal Tavolo sulla governance farmaceutica, un’iniziativa alla quale sono particolarmente attaccata. Il tema del farmaco investe non soltanto la governance ma anche la distribuzione sul territorio, che avviene attraverso il sistema delle farmacie e delle parafarmacie e richiede un approccio sistemico». Al riguardo, il Ministro ha ribadito concetti già espressi nei giorni scorsi: «Il tema (della distribuzione del farmaco, ndr), è stato oggetto nelle passate legislature di ritocchi, pensiamo sia arrivato il momento di rinunciare a ulteriori ritocchi e affrontare invece il tema in maniera sistematica. Il Parlamento è la sede corretta dove effettuare questo lavoro perché così tutti potranno esprimere le proprie posizioni, anche se il mio auspicio è quello di trovare un equilibrio tra le varie istanze».
Il disegno che emerge, così, parrebbe quello di varare una riforma del sistema farmaceutico che va ben al di là del governo della spesa e che ha nel Tavolo del Ministero la “miccia” creativa: da qui, in sostanza, partiranno proposte e ipotesi d’intervento con le quali riorganizzare l’intero sistema; quelle che riguardano la governance della spesa finiranno sul tavolo dell’Aifa, quelle invece relative al riassetto del sistema farmaceutico prenderanno la strada del Parlamento, dove le commissioni competenti avvieranno per tempo un ciclo di audizioni con le parti interessate per raccogliere opinioni e istanze (lo aveva detto l’altro ieri la presidente dell’Affari sociali, Marialucia Lorefice e lo ha confermato ieri il Ministro). Se il piano sarà effettivamente questo, ecco spiegato il motivo per cui la filiera del farmaci – cioè industria, farmacie e distributori – sono stati esclusi dal Tavolo sulla governance: per il Ministero sono parti interessate e non soggetti propositivi, verranno ascoltati dalle Camere alla pari con le altre categorie del settore. Come le parafarmacie.