La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Banca Ifis hanno firmato un accordo da 200 milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle farmacie in Italia, con particolare attenzione all’imprenditoria femminile e alle regioni di coesione. L’intesa è stata annunciata ieri da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente di Bei, e Rosalba Benedetto, vicepresidente di Banca Ifis. «Questo accordo segna un ulteriore passo verso un’economia più inclusiva, dinamica e sostenibile. Sostenere le piccole e medie imprese significa rafforzare il tessuto produttivo del Paese, ma diventa ancora più strategico quando l’accesso al credito si traduce in nuove opportunità per l’imprenditoria femminile, favorendo crescita, innovazione e coesione sociale» ha dichiarato Vigliotti.
«Con questo accordo, confermiamo la nostra vicinanza alle piccole e medie imprese italiane e l’impegno a supportare la parità di genere e l’imprenditoria femminile. Le farmacie, che accompagniamo con Banca Credifarma, specializzata in questo settore, forniscono accesso a primari servizi di prossimità e rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la collettività. Questo accordo suggella il nostro pluriennale percorso insieme ad una delle massime istituzioni europee, quale è la BEI, che ha sempre messo le tematiche Esg al centro delle proprie iniziative con l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile della nostra economia» ha aggiunto Benedetto.
Nel dettaglio, l’accordo prevede che la Bei metta a disposizione di Banca Ifis 100 milioni di euro mediante la sottoscrizione di due contratti da 50 milioni ciascuno, per dar vita a una linea di credito a tassi di interesse vantaggiosi. Banca Ifis garantirà l’erogazione di un ulteriore plafond del medesimo importo, alzando così a 200 milioni di euro la disponobilità. Il credito sarà erogato da Banca Credifarma, istituto finanziario controllato da Banca Ifis e dedicato al sostegno dei bisogni del mondo delle farmacie.
Dei 200 milioni di euro totali, almeno il 30% – pari a oltre 60 milioni di euro – sarà destinato a sostenere l’imprenditoria femminile nelle farmacie che rispondano ad almeno uno dei seguenti criteri:
– almeno il 51% del capitale sociale è detenuto da donne;
– la direzione tecnica è affidata a una donna;
– la farmacia adotta politiche inclusive che promuovono l’occupazione femminile, superando la media nazionale del settore.
Particolare attenzione, infine, sarà riservata alle farmacie situate nelle regioni di coesione.