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Campagna antinfluenzale 2021-2022, le partenze nelle principali regioni

26 Ottobre 2021

In attesa che il Protocollo nazionale sulla vaccinazione antiflu nelle farmacie del territorio venga recepito dai governi regionali e l’Istituto superiore di sanità pubblichi il corso di abilitazione per i farmacisti, la campagna antinfluenzale 2021-2022 ha già acceso i motori in diverse regioni. Tra le prime a partire la Liguria, che dal 4 ottobre ha cominciato a somministrare gratuitamente le oltre 600mila dosi acquistate per questa stagione a over 60, bambini dai 6 mesi ai 6 anni, ragazzi e adulti sino ai 65 anni affetti da patologie, donne in gravidanza e nel periodo postpartum, ricoverati presso strutture per lungodegenti, medici e personale sanitario. La Liguria, tra l’altro, è al momento l’unica regione dove il vaccino antinfluenzale viene già inoculato nelle farmacie del territorio, grazie all’accordo firmato con Federfarma all’inizio del mese che ha coinvolto nella campagna i 157 esercizi in cui i medici vaccinano contro covid.

Vaccinazioni dall’inizio del mese anche in Campania, dove al milione e mezzo di vaccini già acquistati dalla Regione si aggiungono 66.080 dosi di Flumist spray nasale di AstraZeneca che Asl e i pediatri di libera scelta stanno hanno iniziato a proporre a «pazienti in età evolutiva affetti da disturbi del neurosviluppo, disabilità, patologie invalidanti o croniche».

Somministrazioni antinfluenzali già partite anche in Abruzzo, dall’11 ottobre, ma le vaccinazioni stanno procedendo a macchia di leopardo in base alle consegne. Beneficiano della gratuità gli operatori sanitari e gli assistiti di età superiore a 60 anni, l’assessore alla Salute Nicoletta Verì ha già fatto sapere che si avvarrà delle farmacie non appena gli adempimenti formali saranno compeltati (accordo regionale e corso abilitante).

In Friuli Venezia Giulia la campagna antinfluenzale è partita invece il 15 ottobre: precedenza agli operatori sanitari e quindi, dalla settimana successiva, ai pazienti fragili. Come scrive la Regione sul proprio sito, è possibile rivolgersi «al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi vaccinali delle aziende sanitarie», il vaccino è offerto gratuitamente alle donne in gravidanza, agli ultrasessantenni, ai bambini di età compresa fra 6 mesi e 6 anni, alle persone di qualsiasi età affette da patologie complicanti, ai ricoverati lungodegenti, ai familiari di soggetti a rischio, agli addetti dei servizi pubblici di primario interesse collettivo e via a seguire.

Campagna al via a metà mese anche in Piemonte, che ha acquistato per la stagione 1,1 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale (anche in formulazione spray, per i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni), e nel Lazio, dove è stata distribuita ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta una prima tranche di 427mila dosi. Pure qui il consiglio della Regione – come riferisce una dichiarazione all’Ansa dell’assessore alla Salute, Alessio D’Amato – è di «contattare il proprio medico di famiglia o il pediatra di libera scelta».

E’ partita invece il 22 ottobre la Lombardia, che la settimana precedente ha rinnovato l’accordo con le farmacie del territorio per la distribuzione dei vaccini ai medici di famiglia (vedi articolo). Per evitare gli infortuni dell’anno passato, la Regione ha già ordinato due milioni e mezzo di vaccini (più 200mila spray per i bambini), destinati a over 65, fragili e malati cronici, donne incinte e bambini dai 6 mesi ai 6 anni. Partenza da ieri invece per l’Emilia Romagna, che ha iniziato dagli assistiti over 64 e dai malati di qualsiasi età affetti da patologie a rischio. Un milione e mezzo le dosi acquistate dalla Regione, con le quali si punta ad allargare ulteriormente la copertura tra gli over 64enni con o senza patologie croniche, le persone tra i 6 mesi e i 59 anni con patologie croniche e le donne in gravidanza.

Partenza da ieri anche per la Toscana, con una dotazione di oltre un milione di dosi: precedenza agli ultra 70enni con patologie complicanti, quindi gli ospiti delle Rsa e, dall’ultima decade di novembre, gli altri aventi diritto compresi i dipendenti del sistema sanitario regionale. Luce verde dal 2 novembre, invece, per il Veneto, che intende coinvolgere nella vaccinazione antiuflu gli hub dove già si vaccina contro covid.