Attività orarie strutturate, collaborazione multiprofessionale con gli altri attori del territorio (tra i quali le farmacie) e nuovi compiti assistenziali per rispondere ai bisogni della popolazione. Sono i contenuti essenziali del modello operativo cui si dovranno uniformare le Case di comunità secondo le Linee di indirizzo approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta dell’altro ieri.
Il documento, in particolare, definisce la CdC come nodo fisico di prossimità e come luogo d’integrazione per Uccp e Aft (le aggregazioni funzionali dei medici di famiglia), ospedali di comunità, Centrali operative territoriali e servizi sanitari, inclusi quelli delle farmacie: «In questa accezione» recita in particolare il documento «la CdC hub include sia i servizi erogati direttamente dal servizio sanitario sia quelli erogati da altri attori come Enti Locali, farmacie dei servizi e di Comunità, reti sociali e di volontariato appartenenti al Terzo Settore». Il modello, in sostanza, punta a un’assistenza di iniziativa, proattiva e multidisciplinare, finalizzata soprattutto alla gestione della cronicità e ai bisogni non differibili.
Orari e presenza medica
Le CdC hub devono garantire presenza medica h24, 7 giorni su 7; le spoke con orario ridotto (h12 sei giorni su sette). I medici del ruolo unico svolgeranno attività a ciclo di scelta (apertura studi 8:00–20:00 nei feriali) e attività su base oraria per coprire la popolazione 24/7 secondo turni distrettuali.
Ruolo degli infermieri e dell’équipe
Il modello enfatizza l’équipe multiprofessionale: infermieri, medici, assistenti sociali, ostetriche, professionisti della riabilitazione e della prevenzione cooperano in percorsi di presa in carico, monitoraggio e interventi domiciliari o ambulatoriali. L’infermiere assume ruolo centrale nella presa in carico della cronicità e nei percorsi di follow-up.
Strumentazione, diagnostica e telemedicina
Le CdC ospiteranno diagnostica di primo livello prevista dalla normativa e dispositivi compatibili con la Piattaforma nazionale di telemedicina e con il Fascicolo Sanitario Elettronico: ciò favorisce teleconsulto, refertazione rapida e condivisione di dati clinici.
Formazione e governance
Il documento richiama piani formativi e una governance distrettuale che assegna sedi e turni, favorendo l’equità distributiva dei carichi di lavoro.