L’Agenzia Italiana del Farmaco ha recepito e diffuso l’8 settembre 2025 l’aggiornamento delle raccomandazioni europee sull’impiego della clozapina, in particolare sulle modalità di sorveglianza ematologica per ridurre il rischio di neutropenia e agranulocitosi.
Le modifiche essenziali puntano a semplificare e rendere più specifico il monitoraggio: la conta assoluta dei neutrofili (Anc) diventa l’unico parametro richiesto, con l’eliminazione dell’obbligo di controllo della conta dei globuli bianchi (Wbc). Sono state ridefinite le soglie considerate sicure per l’inizio e la prosecuzione della terapia — in soggetti non affetti da neutropenia etnica benigna (Ben) il trattamento deve essere avviato solo con Anc ≥1.500/mm³ (≥1,5×10⁹/L), mentre per pazienti con Ben confermata la soglia è portata a ≥1.000/mm³ (≥1,0×10⁹/L).
La frequenza dei controlli è stata rimodulata in funzione del tempo di esposizione: controlli settimanali nelle prime 18 settimane, successivamente controlli mensili fino al completamento del primo anno; se non si verificano episodi di neutropenia nel primo anno il monitoraggio può essere esteso a cadenza trimestrale e, dopo due anni senza eventi, a una valutazione annuale. Viene comunque ribadita l’indicazione a eseguire immediatamente l’Anc in presenza di segni o sintomi di infezione e a considerare uno scrutinio più ravvicinato in anziani o in pazienti in trattamento concomitante con acido valproico.
Il documento precisa inoltre le azioni cliniche da intraprendere in base ai valori riscontrati: neutropenia lieve (Anc 1.000–1.500/mm³; per Ben 500–1.000/mm³) prevede sorveglianza mensile con prosecuzione della terapia se la condizione si risolve o si stabilizza; Anc <1.000/mm³ (<500/mm³ per Ben) impone l’interruzione immediata del trattamento e sorveglianza settimanale per quattro settimane in caso di sospensione completa. Le regole per la ripresa dopo interruzioni differiscono in funzione della durata dell’esposizione precedente e della lunghezza dell’interruzione.
L’Aifa invita infine alla segnalazione sistematica delle reazioni avverse per mantenere aggiornato il profilo beneficio-rischio del farmaco; le informazioni saranno aggiornate anche nelle schede prodotto, come indicato nella nota informativa pubblicata sul sito dell’Agenzia.