attualita

Egualia, urgente eliminare il payback e aprire a gare multi-aggiudicatarie

9 Maggio 2025

Eliminare il payback dell’1,83% sulla spesa farmaceutica convenzionata, introdurre un fattore correttivo per gli acquisti diretti che valorizzi i risparmi prodotti dai farmaci fuori brevetto, adottare un modello di gara multi-aggiudicatario per gli equivalenti di sintesi chimica. Sono queste le tre misure che Egualia chiede con urgenza al governo italiano per scongiurare la perdita di sostenibilità di molti farmaci essenziali e dare respiro a un comparto che continua a operare «in una situazione di assoluta incertezza ed emergenza». A rilanciarle ieri, nel corso del convegno “La nuova legislazione farmaceutica UE e la governance italiana: impatti e prospettive” promosso a Roma dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, è stato il presidente dell’associazione, Stefano Collatina.

«Per dare risposta alle difficoltà che travagliano il comparto italiano dei farmaci fuori brevetto (equivalenti e biosimilari per primi)» ha detto «non va arrestata la riforma della legislazione europea del settore, soprattutto la nuova clausola Bolar (che consente alle aziende di avviare studi e pratiche per nuovi generici prima che scada il brevetto dell’originator, ndr), e vanno adottati almeno tre interventi urgenti sul fronte interno». Oltre all’abolizione del payback convenzionato, ha spiegato Collatina, «serve un correttivo sul payback per gli acquisti diretti, che tenga conto del risparmio generato dal ruolo pro-concorrenziale dei farmaci equivalenti e biosimilari acquistati tramite gara, e l’introduzione di un modello di accordo quadro multi-aggiudicatario con definizione preventiva delle quote per ciascuno dei tre aggiudicatari».

Al centro dell’intervento anche la riforma della legislazione farmaceutica europea, attesa a breve al voto del Consiglio Ue. «Il dibattito è vicino a un punto di svolta» ha avvertito Collatina «ma mentre l’Europa punta a coniugare innovazione, equità e sostenibilità, la governance nazionale è ancora in attesa di trovare un assetto capace di garantire l’appropriatezza delle cure». Da qui l’appello a un «baricentro accettabile tra regole Ue e governance nazionale», che consenta al nostro Paese di allinearsi a una strategia comunitaria imperniata sul rilancio del comparto produttivo e della concorrenza.

«In questo momento di incertezza geopolitica senza precedenti» ha detto ancora il presidente di Egualia «è indispensabile ribadire che il diritto alla salute da garantire ai cittadini europei non è facoltativo: è un diritto fondamentale. Per questo chiediamo ai governi di adottare misure coraggiose per rafforzare la sicurezza sanitaria in Europa».