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Farmaci e ondate di calore: tornano i consigli dell’Aifa per l’estate

5 Luglio 2025

 

È arrivato il gran caldo e puntuale l’Aifa torna con la sua guida di consigli e buone pratiche per la corretta conservazione e assunzione dei medicinali. La pubblicazione – accompagnata da un breve podcast informativo – punta a sensibilizzare la popolazione, ma offre spunti utili anche per gli operatori sanitari, in particolare i farmacisti, spesso primo riferimento per chi parte per le vacanze o teme che le alte temperature compromettano la stabilità del proprio trattamento.

L’Agenzia italiana del farmaco invita anzitutto a consultare il foglietto illustrativo, che riporta in modo preciso le condizioni di conservazione del prodotto, incluse eventuali soglie termiche. In mancanza di specifiche indicazioni, la regola generale è conservare i medicinali in ambienti freschi e asciutti, al di sotto dei 25 °C. Un consiglio da tenere presente sia in casa che in viaggio, dove è opportuno utilizzare borse termiche o refrigerate, specialmente per i farmaci sensibili come l’insulina o gli ormonali.

Tra le raccomandazioni principali dell’Aifa:

  • mai lasciare i farmaci nel bagagliaio: l’abitacolo, specie se climatizzato, è più sicuro.
  • in volo, trasportare i farmaci salvavita nel bagaglio a mano, insieme alle relative prescrizioni.
  • preferire le formulazioni solide, come compresse o capsule, che tollerano meglio le alte temperature rispetto a sciroppi o soluzioni.
  • non esporre i farmaci alla luce solare diretta o a fonti di calore.
  • conservare le confezioni originali, utili per identificare dosaggi, avvertenze e scadenze.

Un passaggio importante è dedicato alla verifica dell’integrità del farmaco. Se l’aspetto, il colore, l’odore o la consistenza appaiono alterati, è bene consultare il medico o il farmacista. Ma il caldo non si limita a compromettere la stabilità del principio attivo: può anche interagire con l’effetto del farmaco sull’organismo, aumentando i rischi di eventi avversi. L’Aifa ricorda infatti che alcune classi di farmaci possono alterare la termoregolazione o lo stato di idratazione, aggravando gli effetti delle alte temperature. Tra questi:

  • anticolinergici: ostacolano la sudorazione e riducono la vigilanza.
  • antipsicotici e antidepressivi: interferiscono con i meccanismi centrali di regolazione del calore.
  • antiparkinsoniani, antistaminici, ansiolitici: possono causare vertigini e ipotensione.
  • antiepilettici: aumentano la confusione e riducono la prontezza mentale.
  • antipertensivi, beta-bloccanti e diuretici: possono indurre disidratazione e iponatremia.

In questi casi – sottolinea l’Agenzia – una rimodulazione della terapia va valutata esclusivamente con il medico curante. Infine, particolare attenzione va riservata ai farmaci fotosensibilizzanti, come creme cortisoniche, antibiotici, anticoagulanti o cerotti a base di ketoprofene, che possono causare reazioni cutanee se esposti al sole. L’invito è a limitare l’esposizione solare, soprattutto nelle ore centrali della giornata, e a utilizzare protezioni adeguate.