Sulla farmacia dei servizi il ministero della Salute convochi entro settembre un tavolo paritetico con Regioni, ordini professionali e rappresentanze del privato accreditato, dove andranno definite «linee guida nazionali che evitino duplicazioni e fissino un modello di governance uniforme». È quanto chiede l‘Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata (Uap) in una nota stampa diffusa ieri dopo l’incontro con il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
Nell’occasione, come riferisce il comunicato, Gasparri e la presidente dell’Uap, Mariastella Giorlandino, hanno avuto una «interlocuzione telefonica» con il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, cui è stato chiesto di coinvolgere al tavolo tecnico avviato la settimana scorsa dal Ministero con Federlab e Ordine dei biologi «tutti gli attori del Ssn, pubblico e privato, per definire criteri omogenei e sostenibili (sulla farmacia dei servizi, ndr) entro il 31 dicembre 2025».
Nella stessa telefonata, all’Uap è stata data «la possibilità di presentare un progetto per rilanciare il confronto sulla farmacia dei servizi», che per l’associazione deve imperniarsi su centralità del paziente, continuità delle cure, rispetto della normativa vigente, equilibrio fra prossimità territoriale e qualità clinica delle prestazioni e trasparenza sul fabbisogno finanziario (ossia «stanziamenti chiari per le prestazioni rese nelle farmacie dei servizi e tariffe uniformi con le strutture diagnostiche private accreditate»).
«Solo con una regia unitaria» conclude la presidente Giorlandino «potremo garantire ai cittadini un servizio vicino a casa, ma sicuro, efficiente e realmente gratuito».