Promuovere un uso più consapevole degli antibiotici fluorochinolonici e prevenire reazioni avverse gravi, anche invalidanti: è l’obiettivo della nuova campagna informativa avviata dall’Aifa che punta a sensibilizzare operatori sanitari e cittadini sul corretto impiego di questa classe di medicinali. Le farmacie sono chiamate a partecipare attivamente alla diffusione del materiale informativo, anche tramite i propri canali social, in coerenza con il ruolo professionale del farmacista nella promozione dell’appropriatezza terapeutica.
La campagna si articola in due locandine distinte: una dedicata ai professionisti della salute e una rivolta al pubblico generale. A entrambe fa da sfondo il crescente allarme sulla sicurezza dei fluorochinoloni, oggetto negli ultimi anni di una revisione approfondita da parte dell’Ema (Agenzia europea dei medicinali), che ha portato a significative restrizioni d’uso e a un aggiornamento in corso dei Riassunti delle caratteristiche del prodotto.
Nella locandina riservata ai professionisti sanitari, l’Aifa riassume i nuovi elementi emersi dalla recente rivalutazione del profilo di sicurezza dei fluorochinoloni: «Identificati nuovi aspetti di sicurezza a carico del Sistema Nervoso Centrale» si legge nel documento, che cita effetti come ansia, ideazione suicidaria, attacchi di panico, nevralgie e disturbi dell’attenzione. Accanto a questi, vengono ribadite le già note reazioni avverse a carico del sistema muscoloscheletrico: tendinite, rottura del tendine, artralgie e neuropatie periferiche.
La scheda propone anche un elenco puntuale delle indicazioni terapeutiche per le quali l’impiego dei fluorochinoloni non è raccomandato – ad esempio tonsilliti, bronchiti acute, cistiti non complicate – e ricorda che questi antibiotici vanno prescritti «solo dopo un’attenta valutazione individuale dei benefici e dei rischi».
La locandina rivolta ai cittadini adotta un linguaggio più diretto e immediato. «Se il medico ti ha prescritto un antibiotico della classe dei fluorochinoloni, informati e presta attenzione» è l’invito iniziale, seguito da un elenco sintetico dei possibili effetti collaterali, tra cui debolezza muscolare, dolori articolari, disturbi dell’umore e difficoltà cognitive. «Se noti uno di questi sintomi» prosegue la locandina «rivolgiti subito al medico e interrompi il trattamento. Non aspettare.»
Come già ricordato in una precedente nota Aifa diffusa d’intesa con Ema e aziende titolari, l’uso dei fluorochinoloni è da evitare in infezioni lievi o autolimitanti, nella profilassi della diarrea del viaggiatore e nei pazienti che hanno già sperimentato reazioni avverse alla stessa classe di antibiotici. Il rischio di effetti gravi è più elevato negli anziani, nei pazienti con insufficienza renale o sottoposti a trapianti, e in coloro che assumono corticosteroidi.
I fluorochinoloni appartengono al gruppo “Watch” dell’elenco AWaRe dell’Oms, riservato agli antibiotici che dovrebbero essere impiegati con cautela perché più soggetti a generare resistenze. In Italia, secondo i dati dell’Osmed, i consumi restano superiori alla media europea, con una prevalenza d’uso ancora elevata soprattutto tra le donne adulte e gli anziani del Sud.