attualita

Giovani e sessualità, milanesi più precoci ma anche più responsabili

25 Settembre 2025

I giovani milanesi iniziano ad avere rapporti sessuali prima dei loro coetanei del resto d’Italia, ma si dimostrano più responsabili quando si tratta di protezione. È quanto emerge dall’ottava edizione dell’Osservatorio Giovani e Sessualità, la ricerca annuale promossa da Durex in collaborazione con Skuola.net e condotta su oltre 15mila giovani in tutta Italia, con il sostegno di Ala Milano Onlus e dell’università degli Studi di Milano Bicocca nell’ambito del programma educativo “A Luci Accese”.

Secondo l’indagine, nella fascia 11-16 anni l’esordio sessuale riguarda oltre la metà degli adolescenti italiani, ma a Milano la quota sale al 58,6%. A fronte di un’attività precoce, i giovani del capoluogo lombardo risultano però più attenti alla contraccezione: il 77,5% dichiara di avere rapporti protetti, con il 62,2% che usa sempre il preservativo (contro il 44,5% della media nazionale) e il 15,3% che lo utilizza qualche volta. Un dato in netta crescita rispetto al 2024, quando solo il 70% dei milanesi dichiarava rapporti protetti (48% sempre).

Il quadro non è altrettanto positivo sul fronte delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist). Pur essendo più informati – il 59,1% dei giovani milanesi sa riconoscerle, contro il 54,8% del campione nazionale – il 72,4% ammette di non aver mai provato timore di contrarre una Ist durante rapporti non protetti e solo il 9,3% ha effettuato almeno uno screening. La percezione del rischio resta quindi bassa, nonostante una maggiore consapevolezza teorica.

L’Osservatorio evidenzia anche l’isolamento informativo delle famiglie. Internet è la prima fonte di informazione per il 59,3% dei ragazzi milanesi (53,2% in Italia), scelto per la rapidità (32,8%) e per evitare l’imbarazzo (29,7%). In casa, invece, domina il silenzio: il 56,6% degli adolescenti milanesi non parla di sesso e contraccezione, principalmente perché non si sente a proprio agio (42%).

Ne deriva una forte domanda di educazione affettiva e sessuale a scuola. A Milano il 90,2% dei ragazzi e il 93,5% dei genitori vorrebbero programmi specifici, possibilmente già dalla scuola primaria (44,8%) o dalle medie (37,9%). Una richiesta che trova già parziale risposta: il 67,2% degli studenti milanesi dichiara di aver affrontato il tema a scuola, quasi il doppio rispetto al dato nazionale (34,7%), spesso con incontri guidati da medici o esperti.

«I dati di quest’anno sono un appello all’azione a cui non potevamo non rispondere» commenta Laura Savarese, direttrice Affari regolatori e relazioni esterne di Reckitt Benckiser Healthcare Italia «constatare che il primo approccio alla sessualità avviene sempre prima, senza un’adeguata educazione all’affettività, alla consapevolezza delle scelte e al consenso, espone i ragazzi a rischi importanti e ci conferma che intervenire precocemente non è più un’opzione ma una necessità».