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Giustizia Ue, ai farmacisti no campioni omaggio di farmaci con ricetta

12 Giugno 2020

Il Codice sui medicinali per uso umano dell’Unione europea (ossia la direttiva 2001/83, recepita dall’Italia con il d.lgs 219/2006) non autorizza le industrie produttrici a fornire ai farmacisti campioni omaggio di farmaci con obbligo di ricetta. E’ quanto detta la sentenza con cui ieri la Corte di giustizia europea si è espressa sulla causa C-786/18, avviata da una richiesta di pronuncia pregiudiziale proveniente dalla Bundesgerichtshof tedesca, la Corte federale di giustizia. Il caso risale al 2013, quando l’azienda genericista Ratiopharm comincia a distribuire gratuitamente ai farmacisti diversi campioni del suo gel antidolorifico a base di diclofenac. L’azienda concorrente Novartis non gradisce e ricorre alla giustizia tedesca, che le dà ragione per due volte; di ricorso in ricorso, nel 2018 la causa arriva alla Corte di giustizia dell’Unione europea che ieri si è pronunciata.

Nella sentenza, in particolare, i giudici hanno accolto integralmente il parere espresso a gennaio dall’avvocato generale della Corte europea, l’italiano Giovanni Pitruzzella, che i farmacisti titolari conoscono bene avendo presieduto fino al settembre 2019 l’Antitrust italiana. Il Codice Ue del farmaco, dice in sostanza la Cgue, va interpretato «nel senso che soltanto le persone autorizzate a prescrivere medicinali con obbligo di ricetta, vale a dire i medici, hanno il diritto di ricevere campioni gratuiti di tali farmaci. Tali prodotti, infatti, non possono essere impiegati senza il controllo del medico tenuto conto dei rischi che comporta il loro uso».

Per contro, aggiungono i giudici, il Codice non vieta la distribuzione ai farmacisti di campioni omaggio di medicinali senza obbligo di prescrizione, da utilizzare per «familiarizzare con i nuovi prodotti e acquisire esperienza sul loro utilizzo».