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Influenza 2025-2026, casi stabili secondo il bollettino Respivirnet

15 Novembre 2025

È stabile l’andamento delle infezioni respiratorie acute (Ari) in Italia nella settimana dal 3 al 9 novembre, con un’incidenza pari a 7,64 casi ogni mille assistiti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (7,24). I nuovi casi stimati sono circa 435mila, per un totale stagionale che supera 1,7 milioni dall’inizio del monitoraggio. È quanto emerge dal report RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità, pubblicato ieri in versione digitale e interattiva.

Come di consueto, la fascia d’età più colpita resta quella dei bambini da 0 a 4 anni, con circa 23 casi ogni mille assistiti, mentre in tutte le regioni l’intensità dell’epidemia è classificata tra bassa e basale. «L’incidenza osservata» ricorda l’Istituto superiore di sanità «non è direttamente confrontabile con quella delle stagioni precedenti, poiché da quest’anno è cambiata la definizione di caso, che riguarda ora le infezioni respiratorie acute (Ari) e non più le sindromi simil-influenzali (Ili)».

Sul fronte dei virus circolanti, il tasso di positività per i virus influenzali nella comunità resta stabile (7,3% dei campioni analizzati), mentre risulta in calo per il SARS-CoV-2 (6,7%). Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) si mantiene su livelli bassi (1%), mentre la quota più consistente dei positivi riguarda i Rhinovirus (15,6%), seguiti dagli Adenovirus. Nei campioni ospedalieri, i Rhinovirus restano i più frequenti, davanti a SARS-CoV-2 e virus influenzali, con incidenza maggiore tra gli over 65.

La caratterizzazione dei virus influenzali mostra un incremento dei ceppi A(H3N2) rispetto alla settimana precedente, mentre nei ricoveri si registra una presenza simile di A(H1N1)pdm09 e A(H3N2). Tuttavia, sottolinea l’Iss, il numero complessivo di test positivi è ancora troppo limitato per delineare un trend stagionale.

Nel frattempo, prosegue la campagna vaccinale contro influenza e COVID-19 rivolta alle categorie a rischio e alle persone con più di 60 anni.

La sorveglianza RespiVirNet, che ha sostituito quella storica sulle sindromi simil-influenzali, recepisce quest’anno la definizione europea di “infezione respiratoria acuta” adottata dall’Ecdc. La nuova classificazione consente di monitorare con maggiore precisione l’intero spettro dei virus respiratori, non solo quelli influenzali, includendo sintomi come tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria e coriza anche in assenza di manifestazioni sistemiche.