Netta impennata dei casi stimati di infezioni respiratorie acute nella settimana che va dal 24 al 30 novembre. Secondo l’ultimo bollettino RespiVirNet, l’incidenza nella comunità sale a 10,4 casi ogni 1.000 assistiti, che tradotto in numeri significa circa 503mila nuovi casi segnalati attraverso la rete di sorveglianza. Il bilancio stagionale dall’avvio della sorveglianza segna così più di 2,69 milioni di casi complessivi.
La fascia d’età più colpita continua a essere quella dei bambini tra 0 e 4 anni, seguita – come di consueto – da una maggiore variabilità nei tassi per le altre classi d’età.
Dal punto di vista virologico, la circolazione virale resta eterogenea. Anche se il tasso di positività per i virus influenzali e per il Virus respiratorio sinciziale (Rsv) rimane basso nella comunità, i virus maggiormente rilevati risultano essere i rhinovirus, il Sars‑CoV-2 e i virus parainfluenzali.
Questo nuovo balzo dei casi conferma che la stagione respiratoria è entrata in una fase pienamente attiva: la sorveglianza Ari (infezioni respiratorie acute) – definizione introdotta recentemente per ampliare il monitoraggio a tutti i virus respiratori, non solo all’influenza – mostra ora uno scenario complesso, con co-circolazione di più patogeni.
In sintesi, la stagione respiratoria 2025-2026 è in pieno svolgimento, con un numero rilevante di casi e una circolazione virale diversificata. Per la farmacia significa svolgere ancora una volta un ruolo da “sentinella sanitaria”: informare i cittadini, consigliare misure preventive e orientare verso la vaccinazione, monitorando eventuali segnali di allarme clinici.