Nella settimana dall’1 al 7 dicembre 2025 la sorveglianza integrata delle infezioni respiratorie acute, gestita dall’Istituto Superiore di Sanità attraverso la rete RespiVirNet, registra un’ulteriore crescita dei casi stimati di malattie respiratorie nella popolazione italiana. L’incidenza complessiva delle infezioni respiratorie acute (Ari) sale a 12,4 casi ogni 1.000 assistiti, un valore in aumento rispetto alle settimane precedenti che riflette la progressione attesa della stagione dei virus respiratori.
In termini assoluti, il numero di nuovi casi stimati nella sola settimana di riferimento supera le 500mila unità, portando il totale dei casi rilevati dall’inizio della sorveglianza stagionale a livelli elevati e in linea con le tendenze tipiche delle stagioni fredde. Come ormai evidente da diverse rilevazioni, la fascia d’età maggiormente coinvolta resta quella dei bambini tra 0 e 4 anni, con un’incidenza sensibilmente superiore alla media nazionale.
Dal punto di vista virologico, il bollettino evidenzia una circolazione multivirale ben articolata. Nella comunità, i tassi di positività più elevati sono stati osservati per i virus influenzali, i rhinovirus e gli adenovirus, con una rilevante co-circolazione che contribuisce al livello complessivo di incidenza delle Ari. Anche nel flusso ospedaliero la circolazione dei virus respiratori resta intensa, con i virus influenzali, i rhinovirus e i virus parainfluenzali tra i più frequentemente identificati.
In entrambe le denominazioni di setting — comunità e ospedale — il tasso di positività per virus influenzali risulta significativo, confermando la presenza di ceppi influenzali attivi nel periodo.
Per quanto riguarda la caratterizzazione delle influenze stagionali, i dati raccolti indicano una predominanza di virus influenzali di tipo A(H3N2) nella comunità, un elemento che si riflette anche nella sorveglianza ospedaliera dove la quota di virus A(H3N2) continua a superare quella dei sottotipi A(H1N1)pdm09. La presenza di questo sottotipo è coerente con quanto osservato in molte stagioni influenzali recenti, sebbene – come sempre – l’andamento possa variare nei prossimi aggiornamenti.
È utile ricordare che la sorveglianza RespiVirNet ha adottato quest’anno la definizione di infezione respiratoria acuta (Ari) in sostituzione di quella di sindrome simil-influenzale (Il), in modo da monitorare un più ampio spettro di patogeni respiratori. Questo cambiamento metodologico, pur rendendo più difficoltoso il confronto con i dati delle stagioni passate, consente di cogliere con maggiore sensibilità la dinamica complessiva delle infezioni respiratorie in circolazione.