Continua a calare l’incidenza delle sindromi simil-influenzali stimata da RespiVirNet, l’osservatorio (ex Influnet) dell’Istituto superiore di sanità che raccoglie le segnalazioni provenienti da medici e servizi Asl. Nella seconda settimana del 2024, infatti, il tasso è calato a 14,1 casi per mille assistiti, oltre quattro punti sotto il valore (18,5) registrato nell’ultima settimana del 2023 e tre in meno rispetto alla prima settimana del nuovo anno (17,1).

«L’incidenza» recita l’ultimo bollettino dell’osservatorio «è in diminuzione in tutte le fasce di età, anche se i più colpiti restano i bambini al di sotto dei cinque anni, con un’incidenza pari a 31,7 casi per mille assistiti (34,9 nella settimana precedente)». Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri agenti come il virus respiratorio sinciziale (nei bambini molto piccoli) e Sars-CoV-2. Nella fascia di età 5-14 anni, invece, l’incidenza si ferma a 13,32 casi ogni mille assistiti, tra i 15-64enni non supera i 14,55 casi e tra gli over 65 anni tocca i 8,69 casi per mille assistiti.

Nella settimana di osservazione tutte le Regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, mostrano un’incidenza delle sindromi simil-influenzali è sopra la soglia basale (3,99 casi per mille assistiti). Solo la Provincia di Bolzano è sopra la soglia dei 19,94 casi.