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Influenza stagionale, avvio già intenso. Primi casi in Lombardia e nel Lazio

24 Ottobre 2025

In Lombardia e Lazio si registrano i primi casi di influenza stagionale e gli esperti prevedono una stagione epidemica particolarmente intensa, con le rilevazioni dei sistemi di sorveglianza che confermano in salita la curva delle infezioni respiratorie.

Secondo il bollettino Influnews della Regione Lombardia, nella settimana dal 6 al 12 ottobre l’incidenza totale delle sindromi simil-influenzali è stata di 7,8 casi per mille assistiti, ancora su un livello basale ma in crescita costante. Le fasce d’età più colpite sono i bambini sotto i 4 anni (13,6 casi per mille) e gli adulti tra i 15 e i 64 anni (9,2 per mille), mentre tra gli anziani l’incidenza resta più contenuta (5,4 per mille). Al momento il virus più rilevato è il Rhinovirus, responsabile di circa il 30% dei casi, ma cresce anche la presenza del virus influenzale A, che rappresenta già l’1,4% dei campioni analizzati.

«Le previsioni iniziali sulla stagione, basate sulle informazioni provenienti dall’emisfero australe, già ci ponevano di fronte alla possibilità di grandi numeri di contagi» ricorda Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore scientifico dell’Osservatorio Virusrespiratori.it «le conferme che arrivano dal Giappone, dove prevalgono i ceppi A/H3N2 e B/Victoria, non fanno che rinforzare questa previsione. L’intensità della stagione dipenderà molto anche dall’andamento delle temperature: un freddo prolungato e umido favorirà la diffusione dell’influenza vera e propria».

Nel Lazio, intanto, la rete Vaccinet della Fimmg ha segnalato il primo caso di influenza “pura” a Roma: un 35enne di Torpignattara con febbre alta, astenia marcata e tosse con broncospasmo, risultato positivo al virus influenzale e non a patogeni para-influenzali o SARS-CoV-2. «In questo periodo» è il commento che arriva dal sindacato dei medici di famiglia «stanno circolando diversi virus para-influenzali e ancora molti casi di Covid, ma quello segnalato è il primo caso di influenza vera e propria».

Parallelamente prosegue la campagna vaccinale antinfluenzale, partita a inizio ottobre, con una partenza più rapida rispetto agli scorsi anni. Secondo la Fimmg, nei primi 22 giorni sono state somministrate nel Lazio quasi 300mila dosi, di cui 270mila negli studi dei medici di famiglia, in aumento rispetto al 2024. Restano però criticità nella distribuzione dei vaccini anti-Covid e pneumococcici, che in alcune aree stanno ritardando la co-somministrazione.

Anche gli ospedali si preparano a una stagione impegnativa. Il Bambino Gesù di Roma stima oltre 10mila accessi pediatrici nei prossimi mesi per patologie respiratorie da Rhinovirus, Coronavirus, virus influenzali e sinciziali.

Gli esperti raccomandano di non abbassare la guardia. «Le azioni di prevenzione come l’uso della mascherina nei luoghi chiusi, l’igiene delle mani e la vaccinazione» sottolinea Pregliasco «restano le uniche strategie efficaci per evitare complicanze e il sovraffollamento dei pronto soccorso nel periodo di massima diffusione».