La commissione Bilancio del Senato inizierà a votare gli emendamenti alla Manovra per il 2026 non prima della festività dell’Immacolata, quindi dalla prossima settimana. È l’ultimo aggiornamento che ar5riva da Palazzo Madama riguardo all’iter del ddl Bilancio, ancora alle prese con il vaglio di ammissibilità dei circa 400 emendamenti “consigliati” dai partiti (sui circa cinquemila presentati in origine) e le riformulazioni delle proposte di modifica scartate nelle precedenti sedute.
Per quanto riguarda la farmacia, lo sfrondamento operato dai gruppi riduce a una mezza decina le proposte di maggiore interesse per la filiera. All’articolo 68 sulla farmacia dei servizi, per esempio, rimane in corsa l’emendamento Mennuni (68.2) che recita: «Le farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale sono riconosciute come strutture eroganti prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ai sensi del dpcm 12 gennaio 2017, previa autorizzazione all’esercizio e accreditamento istituzionale in conformità con quanto previsto dal d.lgs 502/1992». Prosegue l’iter anche l’emendamento Manca (68.16), che esclude gli investitori istituzionali dalle incompatibilità di cui all’articolo 7 della 362/91 (società proprietarie di farmacie) anche quando possiedono attività nella produzione farmaceutica e nell’esercizio dell’attività medica.
All’articolo 78, che tratta di spesa farmaceutica, figurano invece tra i “consigliati” l’emendamento 78.20 (Zaffini, Mancini, Leonardi e Gelmetti, FdI), che chiarisce la lettura da dare alla disposizione della Manovra 2025 sull’extramargine dello 0,65% ai distributori farmaceutici e il 78.19 (Garavaglia, Testor, Murelli e Dreosto, Lega), che rivede le procedure delle gare per l’acquisto di farmaci biologici ed equivalenti. Presente, infine, anche l’emendamento 78.9 (Mancini, Satta, Zaffini, Zullo, Leonardi, Russo, Mennuni, Nocco), che limita ai farmaci riclassificati da Pht a fascia A la disposizione della Manovra che fissava un tetto di 6 euro alla quota marginale della remunerazione percepita dalle farmacie dal marzo 2024.