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Long covid, studio svizzero su sanitari: infetti da omicron rischiano meno

10 Marzo 2023

Chi ha contratto un’infezione da omicron ha molte meno probabilità di soffrire di Long covid rispetto a chi ha contratto l’infezione dal ceppo originario di Sars-CoV2. Lo rivela uno studio svizzero condotto su oltre mille operatori sanitari che verrà presentato ad aprile al Congresso della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive, in programma a Copenaghen. La ricerca ha coinvolto un campione del personale di nove network sanitari elvetici, reclutato tra giugno e settembre 2020 e costituito per l’81% da donne, dall’età media di 43 anni.

L’obiettivo era quello di valutare i tassi di sequele post-Covid (cioè la cronicizzazione della malattia) nei sanitari infettati da Sars-CoV-2 tipo wild, la cosiddetta versione originale di Wuhan, o da Omicron Ba.1 oppure da entrambi. I partecipanti sono stati sottoposti regolarmente a test Covid-19 (tamponi nasofaringei e test anticorpali), hanno fornito informazioni sul proprio stato vaccinale e hanno risposto in tre distinte occasioni – marzo 2021, settembre 2021 e giugno 2022 – a questionari online su Long Covid e affaticamento.

I ricercatori – coordinati da Carol Strahm, della Divisione di Malattie infettive ed epidemiologia dell’Ospedale cantonale di San Gallo  – hanno osservato che gli operatori sanitari infettati dalla prima versione di Sars-CoV-2 avevano una probabilità di Long Covid fino al 67% maggiore rispetto a quelli non contagiati, rischio che nel tempo scendeva al 37%.

Tra gli infettati da virus wild, la probabilità di fatigue rispetto ai non contagiati era superiore del 45% all’inizio e poi calava fino a una differenza non statisticamente significativa. I guariti da Omicron, invece, non mostravano rispetto ai non infettati rischi maggiori né di Long Covid né di affaticamento. Una reinfezione con Omicron dopo un precedente contagio da virus originale, inoltre, non comportava una probabilità maggiore di Long Covid rispetto a una singola infezione da virus wild.

«Long Covid è un problema di salute pubblica significativo, con uno stato di malattia prolungato e a volte debilitante, opzioni terapeutiche limitate ed esito incerto» commenta Stratham «è quindi fondamentale sapere di più sulla popolazione che ha maggiori rischi di contrarre Long covid e perché».