Niente più mascherina nelle scuole e sui trasporti pubblici, obbligo prorogato sino al 31 ottobre nelle strutture sanitarie, Rsa, hospice e via di seguito. Sono le indicazioni che arrivano dall’ordinanza – in vigore dal 1 ottobre – con cui il ministero della Salute ha aggiornato fino al 31 ottobre le regole relative all’uso dei dispositivi di protezione negli spazi affollati. Dall’obbligo, specifica il testo, sono esclusi «i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità e non possono fare uso del dispositivo».

Passata la fine del mese, toccherà al nuovo governo valutare un nuovo aggiornamento ma dai medici di famiglia della Fimmg è già partita la richiesta all’esecutivo che verrà di prolungare l’obbligo della mascherina nelle strutture sanitarie sino alla fine della stagione influenzale. « Apprezziamo profondamente l’ordinanza del ministro» ha spiegato il segretario nazionale del sindacato, Silvestro Scotti «si tratta di un atto di sanità pubblica che serve a tutelare la salute degli operatori sanitari, oltretutto in grave carenza di organico». Per tale motivo, «auspichiamo che la stessa decisione possa essere presa in continuità anche per il futuro – dice Scotti – nell’ambito delle azioni che competeranno al prossimo Governo. L’uso delle mascherine, soprattutto quando ci si trova in strutture sanitarie, aiuta infatti ad evitare la diffusione del contagio, non solo da Covid, che nei confronti di pazienti fragili può essere molto pericoloso, ma di tutte le malattie trasmissibili per via aerea come l’influenza, le malattie respiratorie da batteri o da virus e anche il semplice raffreddore».