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Melosi (Anmvi): farmaci umani per i pet? Con il decreto cambierà poco

16 Aprile 2021

«Dalle bozze visionate, il decreto ministeriale che consente ai veterinari di prescrivere farmaci per uso umano agli animali domestici non dovrebbe cambiare di molto la situazione rispetto a com’è oggi». A parlare è Marco Melosi, presidente dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), che non nasconde un vivo disappunto per i modi con cui è uscito il decreto.

Melosi, il provvedimento del Ministero è stato accolto su tutte la stampa nazionale con grande favore, i proprietari di pet, hanno scritto tutti, beneficeranno di grandi risparmi. Ora però c’è da vedere cosa dice effettivamente il testo nella versione che uscirà in Gazzetta Ufficiale e cosa cambierà nella Rev: voi avete informazioni?
Dalle bozze che abbiamo potuto vedere, le cose sembrano un po’ diverse da come sono state raccontate. Il decreto dovrebbe autorizzare la prescrizione di farmaci per uso umano ma con parecchie limitazioni, ben più stringenti della sola coincidenza del principio attivo. Insomma, non dovrebbe esserci quella rivoluzione che è stata dipinta da associazioni e giornalisti.

Qual è il vostro giudizio sul decreto?
Siamo favorevoli a tutti i provvedimenti che fanno risparmiare le famiglie con pet, ma né noi né la Fnovi (l’Ordine dei medici veterinari, ndr) siamo stati consultati nella stesura del provvedimento. Non lo abbiamo gradito per nulla.

Avreste preferito altre misure?
Avevamo proposto riduzioni iva e incrementi delle detrazioni fiscali, che avrebbero aiutato molto di più i proprietari di pet. Questo decreto, invece, avrà di fatto effetti molto limitati.

Perché?
Da quanto ci risulta, la casistica che consentirà la prescrizione in deroga è ristretta, rimarranno parecchie limitazioni. Di fatto non ci sarà certo un “liberi tutti”. E non poteva che essere altrimenti, dato che nel febbraio del 2022 entrerà in vigore il nuovo Regolamento Ue sui farmaci veterinari: nel testo viene affermato con chiarezza che la prescrizione in deroga ha per finalità il benessere dell’animale, non il risparmio.

Cambierà qualcosa nella Rev?
Non credo, già oggi nel modello c’è un campo che il veterinario deve riempire per motivare la prescrizione in deroga. Piuttosto, saranno i veterinari a sopportare i maggiori grattacapi.

In che senso?
La gente che entrerà nei nostri ambulatori chiederà di avere farmaci per uso umano per risparmiare, la prescrizione in deroga è responsabilità del medico veterinario, rischiamo discussioni e polemiche. Questo decreto avrebbe potuto essere scritto e comunicato meglio.