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Obbligo vaccinale, il ministro Schillaci: «Rivederlo? Non esiste»

16 Settembre 2025

«Rivedere l’obbligo vaccinale? Non esiste». Lo ha detto al Fatto Quotidiano e al Messaggero il ministro della Salute, Orazio Schillaci, chiudendo la porta a ogni ipotesi di allentamento delle norme che impongono la vaccinazione ai bambini. «Non è nel programma del centrodestra e nessuno me ne ha mai parlato. Ognuno ha le sue idee ma questa cosa non è all’ordine del giorno».

La replica del ministro arriva dopo settimane di polemiche legate alle nomine del Nitag, il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni, l’organismo di esperti che fornisce pareri scientifici su vaccini e politiche vaccinali. Ad agosto il Nitag era stato prima ricostituito e poi revocato, a seguito della contestata nomina di Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, medici noti per posizioni scettiche sui vaccini pediatrici e contro il Covid. La loro designazione, che aveva provocato la protesta di migliaia di scienziati – tra i quali il premio Nobel Giorgio Parisi – è stata annullata dopo pochi giorni.

Schillaci ha ribadito che quelle nomine non erano frutto di una sua scelta diretta: «Il comitato sui vaccini? Certo, rifarei tutto. Quella commissione a dire il vero non è mia, negli anni passati non era stata mai convocata. Non conosco di persona questi due medici. So solo che di vaccini e vaccinazione devono parlare i medici esperti di questa materia», ha spiegato ai due quotidiani.

Secondo il ministro, «sui vaccini non si dovrebbe scherzare e non si dovrebbe fare troppa politica». Un riferimento chiaro a quei politici che hanno sfruttato il caso Nitag per rilanciare le critiche all’obbligo vaccinale. In Italia l’obbligo è fissato dalla legge Lorenzin del 2017, che impone dieci vaccinazioni per bambini e ragazzi fino a 16 anni. La norma, varata per rispondere a un pericoloso calo delle coperture, prevede che i bambini non vaccinati – salvo esenzioni mediche – non possano frequentare nidi e scuole dell’infanzia.