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Presunta truffa su vaccini covid, Aifa: non aggirare gli acquisti Ue

13 Febbraio 2021

Il caso del sedicente intermediario indagato dai Nas di Perugia e Catania per aver cercato di vendere alla Regione Umbria una partita di vaccini anti-covid, dimostra quanto sia importante «che non si deroghi dal rispetto delle norme per l’importazione dei farmaci, lavorando semmai per far sì che il meccanismo di acquisto centralizzato gestito dalla Commissione europea diventi più efficiente e rapido». Lo ha detto il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, in una nota di commento all’episodio di cronaca riportato quattro giorni fa dal Comando carabinieri per la tutela della salute.

«La pressione mediatica e politica sul tema delle vaccinazioni» scrive in particolare Magrini «ha visto operare intermediari non controllati che, come nel caso segnalato dai Carabinieri, cercano di frodare le regioni oppure propongono farmaci privi dei requisiti di sicurezza necessari».

In seguito all’episodio, conclude Magrini «ho chiesto agli uffici di dare riscontro anche alle richieste di chiarimenti normativi provenienti dalle amministrazioni e che non sarebbero di competenza di Aifa: questo per evitare che la mancata conoscenza del quadro regolatorio da parte di strutture poco abituate alla gestione di emergenze come queste possa generare uno spazio per l’infiltrazione di prodotti falsificati, pericolosi per i nostri pazienti».