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AstraZeneca, da Germania dati che rassicurano: benefici evidenti

13 Marzo 2021

«Dalle informazioni attualmente disponibili non emerge alcun elemento che motivi una correlazione tra eventi tromboembolici e somministrazione del vaccino anticovid di AstraZeneca». La valutazione arriva l’Istituto Paul Ehrlich, l’ente federale tedesco per vaccini e biofarmaci, che sulle recenti sospensioni di due lotti del vaccino anglo-svedese (ABV2856 in Italia, ABV5300 in Austria e altri Paesi) condivide la linea dell’Ema secondo la quale mancano per ora evidenze che giustifichino ritiri su larga scala.

A riprova, l’Istituto fornisce alcuni dati finora inediti: all’11 marzo sono stati somministrati in Germania 1,2 milioni di vaccini AstraZeneca, a fronte dei quali risultano in totale undici segnalazioni per eventi tromboembolici vari, con quattro decessi. Ma in media, osserva l’ente federale, l’incidenza con cui si verificano abitualmente queste complicanze ammonta da uno a tre volte ogni 1.000 persone all’anno, quindi si tratta di eventi «relativamente comuni».

Come riferito da FPress, a indurre l’Aifa a stoppare il lotto AstraZeneca ABV2856 sono stati i recenti decessi di due persone, un militare in Sicilia e un bidello in Campania, che nei giorni precedenti avevano ricevuto il vaccino anglo-svedese. In Danimarca lo stesso provvedimento è stato adottato dopo la morte per problemi alla coagulazione di un vaccinato e in Austria dopo due decessi per gli stessi motivi.

Ieri intanto l’Aifa ha ribadito in una nota che «l’unico lotto di vaccino AZ oggetto del divieto d’uso sul territorio nazionale è il numero ABV2856». Sono quindi false le notizie che stanno circolando sui social network sulla sospensione di altri numeri di lotto, diffuse con false versioni del comunicato con cui l’altro ieri l’Agenzia aveva ufficializzato il ritiro.