Si velocizzano i tempi per la rimborsabilità Ssn dell’anticorpo monoclonale niservimab contro il virus respiratorio sinciziale dei bambini. Secondo quanto riferisce un lancio di Agenzia dell’Ansa che cita fonti dell’Aifa, infatti, l’Agenzia sarebbe pronta a convocare la Commissione scientifica ed economica (Cse) in tempi brevi per una sessione straordinaria nella quale discutere della riclassificazione in fascia A del farmaco. L’obiettivo, continua l’Ansa, sarebbe quello di chiudere l’iter entro sei-otto settimane.
Sulla stima, tuttavia, pesa l’incognita legata alle mosse dell’azienda produttrice: perché la Cse esamini il dossier, infatti, occorre che il titolare dell’Aic presenti una domanda per la rinegoziazione del prezzo in regime di rimborso. Attualmente, specifica l’Ansa, il costo del farmaco ammonta a circa 425 euro a dose.
Intanto, alcune Regioni avrebbero già avviato le procedure per l’acquisto del farmaco. Nel caso dell’Rsv la stagione epidemica inizia attorno a novembre e i medici ritengono opportuno avviare la somministrazione dallo stesso mese, inclusi i neonati sotto i 6 mesi. Il virus respiratorio sinciziale, che può evolvere in forme gravi come la bronchiolite, colpisce soprattutto i bambini entro i due anni di età. Il Niservimab ha dimostrato un’alta efficacia preventiva, con una riduzione delle ospedalizzazioni del 90%. Lo scorso anno si sono registrati in Italia circa 15mila ricoveri pediatrici per bronchiolite, di cui 3mila in terapia intensiva, e ci sono stati 16 decessi. Il virus respiratorio sinciziale provoca ogni anno nel mondo la morte di circa 100mila bambini con meno di 5 anni.