«Il farmacista non può sostituire il medico». È il principio ribadito a gran voce dalle sigle della sanità privata e dei laboratori che si sono ritrovate ieri a Roma, al Teatro Brancaccio, alla manifestazione promossa dall’Uap (Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata) per protestare contro il ddl Semplificazioni e chiedere misure urgenti a sostegno del settore. Perché senza privato-accreditato – hanno detto in coro gli organizzatori – «il pubblico tra due anni non ci sarà più». «Non si tengono presente in maniera adeguata le giuste professionalità, i ruoli delle figure professionali e i ruoli delle strutture che da tanti anni lavorano e governano questo settore» ha detto a margine dell’evento Luca Marino, vicepresidente della Sezione sanità di Unindustria. «Per la prima volta ci siamo uniti per manifestare una volontà chiara verso il governo con proposte nette affinché la sanità, sia pubblica che privata, sia finalmente salvata» ha aggiunto Mariastella Giorlandino, presidente dell’ Uap.
Folta la rappresentanza della professione medica. «Il medico fa la diagnosi e prescrive e il farmacista eroga il farmaco, tra le due categorie non deve esserci nessuna commistione» ha detto all’Adnkronos Salute il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi «questo non significa che io sia contrario alla possibilità di fare esami e analisi nelle farmacie, purché abbiano tutte le autorizzazioni e rispettino le norme vigenti. Analisi ed esami devono essere controfirmati da chi li ha eseguiti, è molto grave che si possano dare referti senza firma».
«Oggi sono alla manifestazione promossa da Uap perché tanti medici presenti qui esprimono un disagio e una difficoltà nell’esercizio professionale e chiedono maggiore attenzione da parte del Governo e di tutta la società» ha ricordato il presidente nazionale della Fnomceo, Filippo Anelli «tra gli aspetti al centro della protesta c’è il tema dell’aggiornamento delle tariffe: il Governo aveva preso un impegno e poi ha rinviato tutto al gennaio 2025». Quanto ai servizi in farmacia, ha detto ancora Anelli «per noi è importante che qualsiasi tipo di prestazione che interessi la salute dei cittadini sia certificata e sia di qualità attestata, in modo tale che i clinici possano utilizzare quei risultati tranquillamente senza pensare che possono creare difficoltà al trattamento dei cittadini».
Tra i politici intervenuti alla manifestazione, un volto ben conosciuto al mondo della farmacia: «Stimo e ho un giudizio estremamente positivo dell’attività delle farmacie» ha detto all’Adnkronos Salute il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) «però se il laboratorio d’analisi deve avere tantissimi controlli e verifiche per svolgere le proprie attività, e se qualcuno vuole fare un’attività analoga, questo deve avere gli stessi requisiti e sottoporsi alla stessa trafila». Di conseguenza, ha concluso il senatore, «mi auguro che da parte del Governo ci sia un approfondimento con l’Uap e con tutti gli ambulatori, e vengano ascoltate anche le ragioni della farmacia, che sicuramente è un presidio di prossimità importante per tutti noi quando non ci sono patologie gravi».