La coincidenza scatenerà le fantasie dei cosiddetti complottisti: giusto il tempo che il Governo presentasse la Legge di bilancio per il 2025, con l’articolo 54 che dispone la dematerializzazione di «tutte le prescrizioni a carico del Ssn», ed ecco che il sistema Sogei si rimette a fare i capricci, costringendo medici e farmacie a un nuovo periodo di passione che ormai si protrae da più di una settimana. I problemi maggiori, almeno a giudicare dai malumori, sembrano riscontrarsi in Veneto, dove la settimana scorsa il sistema informativo regionale ha avuto due giorni di blocco quasi totale: ricette sparite, farmacie che non riuscivano a dispensare e pazienti rimandati a casa con l’indicazione di tornare l’indomani. Risultato, in una nota Federfarma Veneto è arrivata a chiedere il ritorno alle prescrizioni cartacee per superare il momento di crisi.
Anche se in Veneto c’è sul banco degli imputati il sistema regionale, problemi analoghi si sono registrati negli stessi giorni in molte altre reigoni. Una “epidemia” che ha fatto velocemente sospettare che i malfunzionamenti siano da addebitare al cosiddetto Sac, ossia la piattaforma centrale di Sogei. È una quasi certezza, anche se la società tecnologica del ministero delle Finanze, come spesso accaduto in passato, si è finora guardata dall’emettere comunicazioni o chiarimenti.
Silenzio anche da Federfarma nazionale, sebbene sui social dove i farmacisti si scrivono e si scambiano informazioni sia ormai evidente che a patire non siano più solo le farmacie di una manciata di regioni. E così, gli unici al momento ad aver preso posizione sono i medici di famiglia della Fimmg, che ieri hanno prendono proprio spunto dai patimenti degli ultimi giorni per definire «prematura» l’idea di dematerializzare tutte le ricette. «Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni» ha dichiarato all’Ansa il segretario nazionale Silvestro Scotti «qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e informatiche che ci potrebbero essere in futuro». Da qualche tempo, continua, «i medici di famiglia stanno riscontrando un’intensificazione dei problemi con il sistema di prescrizione dematerializzato. Dei blocchi del sistema più o meno intensi e duraturi che impediscono l’attività prescrittiva elettronica».
I problemi, conferma la Fimmg, si stanno verificando sia in Regioni dotate di un sistema Sar (vale a dire che si interfaccia con i sistemi informatici regionali), sia quelle con sistema Sac, che parla direttamente con Sogei. La richiesta che i medici rivolgono quindi al governo, è di avviare «una riflessione» e per il momento non abbandonare la ricetta cartacea. «I flussi informatici hanno semplificato il lavoro delle amministrazioni e dei farmacisti, tuttavia la ricetta cartacea resta uno strumento indispensabile» conclude Scotti.