Raccomanda alle Regioni di fare affidamento sulla «collaborazione operativa dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, delle farmacie e della rete specialistica ospedaliera e territoriale» la circolare diffusa ieri dal ministero della Salute con le indicazioni per la campagna anti-Covid 2025-2026. Il documento, che definisce strategie e obiettivi della prossima stagione vaccinale, punta a una protezione efficace della popolazione contro le nuove varianti del virus Sars-CoV-2 e richiama le Regioni a garantire un’organizzazione capillare e tempestiva.
La circolare si fonda sulle più recenti evidenze scientifiche e sui pareri di Oms, Ema, Ecdc e Aifa, confermando l’efficacia dei vaccini aggiornati nel prevenire le forme gravi della malattia. Dopo la campagna 2024-2025, che aveva preso di mira le varianti JN.1 e KP.2, l’attenzione si sposta ora sulla nuova mutazione LP.8.1. Per questa stagione il vaccino di riferimento sarà Comirnaty LP.8.1, già autorizzato dalle agenzie regolatorie e disponibile grazie a un contratto di fornitura ministeriale che consentirà una rapida distribuzione alle Regioni e alle Province autonome.
La vaccinazione, spiega la circolare, sarà offerta attivamente con una dose di richiamo annuale a tutte le persone di 60 anni e oltre, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle donne in gravidanza o nel periodo post-parto – comprese quelle che allattano – e a operatori sanitari e sociosanitari, compresi studenti e personale in formazione che frequentano ambienti assistenziali. Particolare attenzione è rivolta ai soggetti fragili di età compresa tra 6 mesi e 59 anni affetti da patologie croniche respiratorie, cardiovascolari, neurologiche o metaboliche, da insufficienza renale, obesità, malattie oncologiche, immunodeficienze, o in attesa di trapianto. Tra le priorità figurano anche le persone con sindrome di Down, Hiv con grave immunodepressione, cirrosi epatica o disabilità riconosciuta ai sensi della legge 104. La vaccinazione è raccomandata inoltre a familiari e caregiver di pazienti particolarmente vulnerabili, così da creare una protezione indiretta. Chi ha contratto recentemente il Covid potrà ricevere comunque il richiamo senza controindicazioni.
Il Ministero invita le Regioni a predisporre un’organizzazione logistica che assicuri ampia copertura vaccinale, facilitando l’accesso attraverso farmacie, medici di famiglia e pediatri, e a potenziare la comunicazione verso i cittadini. Sarà possibile la co-somministrazione con altri vaccini stagionali, come quello antinfluenzale, mentre resta essenziale la segnalazione tempestiva di eventuali reazioni avverse tramite il sistema Aifa. Le raccomandazioni potranno essere aggiornate in base all’evoluzione epidemiologica e alle nuove evidenze scientifiche, con un monitoraggio costante dell’andamento della pandemia e dell’efficacia dei vaccini.