In Italia le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono calate in un anno del 39%. È quanto segnala il Rapporto dell’Aifa che tira un bilancio sulla sicurezza dei vaccini nel nostro Paese: nel 2022, esclusi i vaccini anti-covid cui è dedicata un’analisi a parte, sono state somministrate circa 19 milioni di dosi in Italia, con 10.967 segnalazioni di possibili reazioni avverse inserite nella Rete nazionale di farmacovigilanza. Di queste, 9.077 si riferiscono a eventi avversi verificatisi effettivamente nel corso dell’anno, con un tasso di segnalazione pari a 47,8 ogni 100.000 dosi somministrate. Questo rappresenta uno 0,048% delle dosi totali, un dato in netto calo rispetto al 2021.
Il rapporto, stilato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Gruppo di Lavoro per la Vaccinovigilanza, evidenzia che la stragrande maggioranza delle segnalazioni (93,5%) ha riguardato eventi non gravi. Gli effetti collaterali più comuni includevano febbre, reazioni locali nel sito di iniezione, irritabilità, nervosismo, problemi gastrointestinali come diarrea e vomito, e reazioni cutanee come esantema e orticaria. Al momento della segnalazione, il 78% degli eventi avversi sospetti si era già risolto senza conseguenze per la persona coinvolta, mentre nel 10% dei casi non era stato ancora riportato l’esito. Solo una piccola parte dei pazienti (0,7%) era in fase di guarigione con postumi.
Le segnalazioni riguardanti eventi gravi sono risultate significativamente inferiori: il tasso di incidenza è stato di 2,8 ogni 100.000 dosi somministrate, pari allo 0,003%. Inoltre, solo l’1,6% delle segnalazioni ha riguardato casi che hanno richiesto un’ospedalizzazione. Tra i 19 milioni di vaccinazioni, sono stati segnalati 7 decessi, pari allo 0,1% dei casi sospetti, ma per nessuno di essi è stato accertato un nesso causale diretto con il vaccino.
Un aspetto importante sottolineato dal rapporto è l’assenza di segnalazioni che possano giustificare un allarme per la sicurezza dei vaccini. Non sono emerse infatti criticità tali da mettere in discussione il rapporto beneficio-rischio dei vaccini autorizzati. Questo risultato rafforza ulteriormente la fiducia nei programmi vaccinali, già consolidata da una lunga tradizione di studi scientifici e controlli rigorosi.
Il calo delle segnalazioni di sospette reazioni avverse può essere attribuito a vari fattori. Tra questi, la maggiore consapevolezza e informazione sui possibili effetti collaterali lievi dei vaccini, che possono aver ridotto la propensione dei pazienti a segnalare eventi minori. Inoltre, la sempre più capillare rete di sorveglianza e la collaborazione tra i diversi enti sanitari nazionali contribuiscono a un monitoraggio efficace e tempestivo delle somministrazioni vaccinali.
Nel contesto delle vaccinazioni di massa, come quelle contro l’influenza stagionale o altre malattie prevenibili con il vaccino, questi risultati confermano che il sistema di farmacovigilanza italiano funziona in modo adeguato e trasparente. L’analisi accurata degli eventi avversi e la diffusione dei dati consolidano la fiducia del pubblico nei confronti della vaccinazione come strumento fondamentale per la prevenzione di malattie infettive gravi.
L’Aifa, insieme agli altri enti coinvolti, continua a monitorare attentamente la sicurezza dei vaccini, garantendo che qualsiasi potenziale rischio venga identificato e affrontato tempestivamente. L’auspicio è che questi dati possano contribuire a ridurre ulteriormente i timori legati alle vaccinazioni e promuovere una sempre maggiore adesione ai programmi vaccinali, fondamentali per la protezione della salute pubblica.