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Vaccini covid, Aifa: stabili le segnalazioni di sospetta reazione avversa

4 Novembre 2022

Resta stabile il tasso delle segnalazioni di sospetta reazione avversa per i vaccini covid autorizzati in Italia: 99 casi ogni 100mila dosi nel periodo compreso tra il 27 dicembre 2020 (data di inizio nazionale) e il 26 settembre scorso, uno in meno rispetto alle 100 segnalazioni ogni centomila dosi registrate al 26 giugno 2022.

È quanto rivela il tredicesimo Rapporto dell’Aifa sulla farmacovigilanza dei vaccini per covid: in oltre venti mesi, dicono i dati, sono pervenute 139.548 segnalazioni su un totale di 140.689.690 di dosi somministrate; l’81,5% si riferisce a eventi non gravi come dolore nella sede dell’iniezione, febbre, astenia o stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi, il 18,5% del totale (per un tasso di 18 eventi ogni 100.000 dosi somministrate), sono caratterizzate nella maggior parte dei casi da sintomatologia simil‐influenzale, mentre  gli eventi avversi di speciale interesse sono molto rari e il tasso di segnalazione è ormai stabile nel tempo..

«Gli eventi avversi più segnalati per tutti i vaccini indipendentemente dalla gravità» scrive l’Aifa «sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione».

Nel terzo trimestre di quest’anno i tassi di segnalazione relativi alla prima dose restano più elevati rispetto alle successive e sono notevolmente più bassi dopo la quarta dose (seconda dose booster). Nessuna segnalazione di reazione avversa sospetta, infine, per le vaccinazioni con le formulazioni bivalenti aggiornate alle nuove varianti.