Nel dibattito sulla sicurezza a lungo termine dei vaccini a mRNA contro il Covid-19 — cruciale anche per i farmacisti che li dispensano — arriva ora un contributo importante e rassicurante dall’Epi-Phare, pubblicato sulla rivista Jama Network Open, che confuta in modo netto l’ipotesi di un aumento della mortalità nei vaccinati.
Lo studio, che analizza i dati del sistema sanitario nazionale francese Snds (Système national des données de santé, Snds), ha messo sotto osservazione un campione enorme: 22,7 milioni di adulti tra i 18 e 59 anni, che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino mrna tra maggio e ottobre 2021, e circa 5,9 milioni di persone non vaccinate al primo novembre 2021. Nel corso di un follow-up pari a 45 mesi (cioè quasi quattro anni), sono stati registrati 98.429 decessi nei vaccinati (0,4 %) e 32 662 nei non vaccinati (0,6 %).
Il dato centrale – ed essenziale per sfatare timori di “mortalità nascosta” – è che i vaccinati hanno mostrato un rischio di mortalità “per tutte le cause” inferiore di circa il 25% rispetto ai non vaccinati (hazard ratio ponderato wHR = 0,75; intervallo di confidenza 95% ~0,75–0,76). Analogamente, per la mortalità direttamente legata a forme gravi di Covid-19, la riduzione osservata è stata del 74%.
Gli autori hanno utilizzato modelli di Cox con aggiustamento per caratteristiche sociodemografiche e 41 comorbilità preesistenti, e hanno applicato strategie metodologiche – come l’assegnazione di una “data indice” casuale ai non vaccinati – per ridurre bias come “l’immortal time bias”. Analisi sensibili, inclusa quella che esclude i decessi da covid-19 grave, confermano la stessa assenza di eccesso di mortalità nei vaccinati.
Questo risultato non è isolato: si inserisce in un contesto consolidato di evidenze sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini a mrna. Già studi precedenti – condotti in Francia e all’estero – avevano mostrato una forte protezione da ospedalizzazioni e decessi covid-correlati, nonché una riduzione della mortalità tutte cause nel breve termine dopo vaccinazione.
Quanto alle paventate reazioni avverse – come miocarditi, anafilassi, o eventi tromboembolici – lo studio di Epi-Phare ricorda che si tratta per lo più di effetti transitori (“réactogénicité locale, non graves”) che si risolvono rapidamente. Nei casi più seri (miocardite, anafilassi), gli eventi sono «rares comparés au nombre total de vaccinés» e – salvo eccezioni rarissime – non letali. Inoltre, non è stata trovata alcuna associazione con un aumento di infarto miocardico, embolia polmonare o ictus. Un elemento che rafforza la credibilità del lavoro è la dimensione: si tratta – a oggi – della più ampia coorte al mondo su questo tema.
In conclusione, lo studio di Epi-Phare «esclude un aumento del rischio di mortalità a 4 anni» nei vaccinati con mrna contro il covid-19, e anzi mostra una riduzione del 25% della mortalità complessiva.