attualita

AstraZeneca, forniture aumentate. E Cts suggerisce uso solo in under 55

2 Febbraio 2021

Salgono a 40 milioni le dosi del vaccino AstraZeneca, approvato venerdì scorso dall’Ema, che arriveranno ai Paesi europei entro la fine del primo trimestre. E’ l’impegno assunto l’altro ieri dal gruppo anglo-svedese con la Commissione europea, che ha ottenuto una fornitura aggiuntiva di 9 milioni di dosi rispetto a quelle indicate dall’azienda nell’ultimo aggiornamento.

Intanto sabato il vaccino di AstraZeneca ha ottenuto il via libera anche dell’Aifa, che ha confermato le indicazioni dell’Ema: impiego nei soggetti al di sopra dei 18 anni ed efficacia del 60% nella riduzione delle infezioni sintomatiche da covid-19. «L’arrivo di un terzo vaccino rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso» ha commentato il direttore generale dell’Agenzia, Nicola Magrini.

Come riferisce la stessa Aifa in una nota, la Commissione tecnico-scientifica ha osservato che «i dati degli studi registrativi mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia nei soggetti sopra i 55 anni, in quanto tale popolazione era scarsamente rappresentata». Di conseguenza, la Cts ha suggerito di utilizzare in via preferenziale «i vaccini a rna messaggero nei soggetti più anziani e/o più fragili» e l’AstraZeneca «nei soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide», in attesa di acquisire ulteriori dati.

Sul vaccino anglo-svedese, poi, arrivano informazioni interessanti anche dalla Francia. Il prodotto, in sintesi, dovrebbe essere consegnato in flaconcini da 10 dosi pronte per l’iniezione, confezionati a loro volta in scatole da 10. E secondo i distributori transalpini lo sconfezionamento sarebbe perfettamente praticabile, come peraltro già farebbe un grossista francese.

Cresce infine l’attesa per il vaccino covid di Janssen, che attualmente sta completando gli studi di fase 3 (su 43.800 reclutati): secondo una nota dell’azienda, la sua efficacia a 28 giorni dall’iniezione è del 72% nei casi da moderati a gravi, dell’86% nei casi gravi, del 66% in tutti i partecipanti. E rispetto agli altri vaccini ha il vantaggio di agire dopo una sola somministrazione.