dalla lombardia

Da Cornaredo (Mi) caso di cardioprevenzione in farmacia

5 Giugno 2024

La cronaca evoca ricordi ed è quello che è successo a Maria Sabina Guasco, farmacista titolare a Cornaredo, in provincia di Milano, che dopo avere letto l’articolo di FPress sul paziente di Seveso (Monza) salvato da un infarto grazie un’ecg in farmacia, ha sentito il bisogno di contattare la nostra redazione per riportare un ulteriore episodio da aggiungere sempre più nutrita casistica degli interventi che hanno per protagonista la telemedicina in farmacia.

La vicenda risale al 15 aprile e anche questa storia ha peculiarità proprie tali da farne un esempio emblematico del concetto di prossimità e proattività: il protagonista è un assistito che si presenta nella farmacia della dottoressa non per ragioni di salute ma per procedere alla revoca del suo mmg (andato da poco in pensione) e sceglierne un altro; l’uomo è visibilmente alterato, si lamenta per l’incombenza burocratica che gli è capitata tra capo e collo senza preavviso (il medico si sarebbe ritirato senza avvertire parecchi dei suoi pazienti), ma la farmacista che al banco lo assiste, la dottoressa Simona Gerussi, nota alcuni indizi che insospettiscono: ha il viso pallido, il respiro affannoso, si lamenta di fitte al torace.

La collaboratrice propone allora al paziente di sottoporsi a un’ecg e questi accetta volentieri. Pochi minuti e dal centro di telerefertazione di Htn arriva la telefonata del cardiologo che riferisce di un sospetto di sofferenza cardiaca e suggerisce che l’uomo si rechi subito al Pronto soccorso oppure venga chiamato il 118.

La farmacista, preoccupata che il paziente una volta uscito non rispetti le indicazioni, insiste perché contatti un familiare (sarà la sorella) perché venga a prendere l’uomo in farmacia e lo accompagni in ospedale. Una volta al San Paolo di Milano, i medici dell’emergenza riscontrano ipertensione arteriosa scompensata e polmonite in atto con versamento pleurico, alterazione della conduzione elettrica cardiaca (riscontrata dall’ecg) e sovraccarico del ventricolo sinistro. E in più il diabete mellito, che al paziente non era mai stato diagnosticato.

«Dopo avere letto del caso di Seveso» spiega a FPress la dottoressa Guasco «ho sentito la necessità di aggiungere anche l’episodio avvenuto nella mia farmacia perché conferma ciò che può fare la telemedicina in farmacia nella cardioprevenzione. Il paziente, infatti, non era venuto in farmacia per sintomi sospetti ma semplicemente per scegliere il nuovo medico, ma grazie all’attenzione e all’esperienza della nostra collaboratrice farmacista è stato scongiurato un evento che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. E gli è stata anche diagnosticata una condizione patologica di cui nessuno, fino a quel momento, aveva mai sospettato. La soddisfazione più forte, comunque, l’abbiamo avuta una settimana dopo, quando l’umo è tornato in farmacia con la sorella per ringraziarci personalmente di ciò che avevamo fatto».