Innovazione e digitalizzazione della sanità, One health, partnership pubblico-privato. Sono i temi principali affrontati dalla XXVI edizione di Salute Direzione Nord, il forum su prevenzione e sanità (promosso dalla Fondazione Stelline con Inrete e il patrocinio di Regione Lombardia) che l’altro ieri ha riunito a Milano rappresentanti della politica nazionale e regionale, delle istituzioni, delle professioni e dei pazienti.
Dopo i saluti della vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, hanno aperto i lavori il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il ministro della Salute Orazio Schillaci, cui sono seguiti gli interventi di oltre 70 relatori tra i quali il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Maria Roccella, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il presidente dell’Aifa Robert Nisticò, il vicepresidente e assessore al Bilancio di Regione Lombardia Marco Alparone, il presidente della commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia Emanuele Monti e la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca.
Fontana, in particolare, ha rilanciato la richiesta della sua Regione di una più ampia autonomia nella spesa del Fondo sanitario. «Non vogliamo risorse in più» ha commentato il governatore «ma la possibilità di spendere quelle che ci sono nel modo che riteniamo più opportuno, in base alle necessità della Regione».
Schillaci, dal canto suo, ha ricordato le opportunità che arrivano dalla digitalizzazione del sistema sanitario. «È un’innovazione che può servire a superare tante discrepanze» ha detto «la telemedicina sarà per il Ssn quello che furono le autostrade nel dopoguerra, che unirono Nord con Sud, piccoli centri e grandi città». In particolare, ha osservato il Ministro, «il tele-consulto permetterà di avere in tempi rapidi un secondo consulto da un esperto che vive lontano dal cittadino», cosa che, «insieme al fascicolo sanitario elettronico, consentirà un migliore accesso alle strutture sanitarie evitando il duplicato di esami fatti di recente».
Di digitalizzazione si è parlato anche nella tavola rotonda che lunedì pomeriggio ha messo a confronto Marco Alparone, Annarosa Racca, Ida Ramponi, dg dell’Ats Valtellina e Alto Lario, ceo di Pgmd Consulting e Alessandro Stecco, direttore del Centro studi Telemedicina e sanità digitale dell’università del Piemonte orientale. La presidente Racca, in particolare, ha ricordato il grosso impegno portato avanti dalle farmacie su tale fronte, come per esempio la dematerializzazione definitiva delle ricette che ora i pazienti trovano in farmacia presentando soltanto la tessera sanitaria. La digitalizzazione, ha, rimarcato in sintesi Racca, aiuta accessibilità e prossimità delle cure.