dalla lombardia

Dalle farmacie ossigeno liquido e concentratori ai pazienti covid

21 Novembre 2020

Si allarga all’intero territorio lombardo la distribuzione attraverso le farmacie dell’ossigeno gassoso, liquido e in concentratori ai pazienti covid in isolamento domiciliare. E’ quanto dispone la delibera XI/3875 approvata l’altro ieri dalla giunta regionale, che recepisce e ratifica il protocollo d’intenti sottoscritto nei giorni precedenti da Direzione generale Welfare, Federfarma Lombardia, Assofarm e Assogastecnici. L’obiettivo è quello di assicurare «la copertura del servizio di ossigenoterapia per l’intero territorio regionale» nell’attuale stato di emergenza, destinato a protrarsi oltre la fine dell’anno.

Il protocollo, in particolare, affida prescrizione di ossigeno al medico di famiglia (o da altri curanti che dovranno comunque fare riferimento alle medesime procedure), che seleziona il tipo di gas da somministrare (ossigeno liquido, gassoso oppure ossigeno da concentratore) e invia la ricetta alla farmacia. Questa, a sua volta, «attiva la fornitura al paziente covid avvalendosi di uno dei fornitori di servizi domiciliari che operano nell’ambito della gestione dei pazienti covid»; il provider assicura quindi entro le successive 48 ore (o 24 in caso di urgenza) la consegna delle bombole e la formazione del paziente/caregiver: il mmg, infine, ottimizza la terapia in funzione del quadro clinico e con il supporto degli homecare provider, «per una gestione ottimale dei dispositivi di erogazione».

Gli oneri derivanti dalla distribuzione dell’ossigeno attraverso le farmacie, conclude il protocollo,«sono ricompresi nel capitolo dedicato alle spese della farmacia convenzionata, fatto salvo il concentratore che dovrà essere gestito nell’ambito dei rapporti tra ciascuna farmacia e il fornitore».

Soddisfatta dell’accordo la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca: «Il protocollo» commenta a FPress «riconosce che la rete delle farmacie rappresenta la via più veloce ed efficiente per assistere a domicilio i pazienti affetti da covid. In alcune province questo principio era già stato recepito, con l’accordo uniformiamo distribuzione e compensi su tutto il territorio regionale».